La dinamica dell’incidente, il dolore di tre comunità
I primi rilievi parlano chiaro: la curva era pericolosa, l’auto viaggiava a una velocità non ancora accertata, ma sufficiente a perdere aderenza. Ora saranno le indagini a stabilire se vi siano state altre cause determinanti. Intanto, mentre i tecnici analizzano il tratto stradale e i mezzi, le famiglie piangono. La perdita è troppo grande per cercare colpe: quattro vite giovani, cancellate in un attimo.
Il dramma ha colpito profondamente Sava, Torricella e Manduria, i paesi d’origine dei quattro giovani. I sindaci dei tre Comuni hanno proclamato il lutto cittadino per lunedì 7 aprile, in segno di rispetto e partecipazione al dolore delle famiglie.
“In momenti come questi – ha dichiarato il sindaco di Sava, Gaetano Pichierri – le parole sembrano non bastare per esprimere tutto il dolore e il dispiacere che proviamo. La tragedia che ha strappato via troppo presto la vita a quattro giovani, tra cui due minorenni, è una ferita che non riusciamo ad accettare”.
Una perdita che lascia il segno
Sui social network, gli amici dei ragazzi condividono foto, pensieri, ricordi. Le loro pagine ora sono diventate altari virtuali di dolore e amore. Una delle voci più toccanti è quella dell’insegnante di Paolo, che ha voluto lasciare un messaggio pubblico su Facebook:
“Sto pensando a te Paolo Marangi, che ci hai lasciati attoniti, increduli, straziati. Ti ho conosciuto troppo bene e ti ho amato da subito. […] Il tuo, veramente immenso e, tal volte, non del tutto compreso, da chi si fermava ad osservare in superficie. Veglia sulla tua famiglia, consola chi, all’improvviso, è sprofondato nel buio. Per sempre ti porterò nel cuore.”
Nel silenzio irreale delle strade oggi chiuse al traffico per il lutto, resta l’eco di ciò che è stato. Resta il compleanno mai finito, il ritorno a casa mai arrivato, i sogni interrotti. Resta il senso di vuoto nei banchi di scuola, tra le vie dei paesi, nei cuori di chi amava quei quattro ragazzi.
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