
In una giornata finale di campionato da cardiopalma, la Fiorentina batte l’Udinese in una gara ricca di colpi di scena e acciuffa la qualificazione alla Conference League approfittando del clamoroso passo falso della Lazio, sconfitta in casa da un Lecce che ha giocato con un uomo in meno per più di un tempo.
✅️➡️ La #Juventus va in #UCL, battuto in rimonta il #Venezia 2-3. Decisivo il rigore di Locatelli.
— La Casa del Pallone ⚽️ (@Casadelpallone_) May 25, 2025
🐺➡️ La #Roma batte 0-2 il Torino e va in #UEL.
⚜️➡️ La #Fiorentina batte in rimonta 2-3 l'#Udinese e si qualifica in #UECL.
👌➡️ Il #Lecce batte la #Lazio e rimane in A. pic.twitter.com/wfGmm9s69t
La Fiorentina strappa con le unghie e coi denti l’ultimo biglietto per l’Europa. I viola battono 3-2 l’Udinese e approfittano del ko della Lazio per conquistare il sesto posto e volare, per il quarto anno consecutivo, in Conference League. Decisivo, manco a dirlo, Moise Kean, che firma la rete della qualificazione all’82’, siglando il suo 19° gol stagionale.
Un traguardo importante per la squadra di Palladino, che chiude a pari punti con la Lazio (65), ma in vantaggio negli scontri diretti. Al fischio finale, esplode la festa dei tifosi Viola: la Fiorentina c’è, e tenterà ancora una volta di conquistare una Coppa Europea sfuggita per poco in tre occasioni.
L’Udinese, già salva, non lesina impegno. La Fiorentina parte fortissimo: gol annullato a Kean per fuorigioco, poi due chance clamorose con Dodo e Gosens nei primi venti minuti. Il vantaggio è nell’aria, ma lo trovano i bianconeri: al 26’ Lucca approfitta di un rimpallo e buca De Gea.
Il match cambia al 40’, quando Bijol si prende il secondo giallo (una decisione a dire il vero molto discutibile, perché il difensore aveva preso il pallone nel suo intervento) e lascia i suoi in dieci. I viola reagiscono con rabbia: Kean colpisce un palo al 42’, poi di testa sfiora ancora il pari. Il primo tempo si chiude con la Fiorentina sotto, ma con l’uomo in più e 45 minuti per ribaltarla.
Nel primo tempo, però, erano arrivate buone notizie da Roma: la Lazio perde. E la Fiorentina, come morsa da una scossa, cambia marcia. Al 46’ Fagioli, alla prima rete in maglia viola, trova il pari con un bel sinistro dopo che le prime due conclusioni di destro erano state respinte. Passano dieci minuti e il giovane Comuzzo inventa un colpo di tacco fantastico: 2-1 e primo gol anche per lui.
Fiorentina, Moise Kean regala la Conference a Palladino
Sembra fatta, ma al 61’ arriva la mazzata: l’Udinese pareggia con Kabasele, che approfitta di un rimpallo in mischia su azione di calcio d’angolo. La Fiorentina a questo punto è fuori, ma la corsa all’Europa è un’altalena. La Lazio non recupera, quindi basta un gol. E quel gol, puntuale, arriva all’82’: Kean raccoglie un pallone sporco, fa un bel dribbling in area e tira: aiutato da una deviazione di Zemura, il centravanti centra il 3-2.
Dopo il vantaggio, i viola gestiscono. La Lazio non riesce a segnare il gol del pareggio contro un Lecce in 10 e gli uomini di Palladino mantengono palla aspettando il finale dell’Olimpico. Al 94’, l’arbitro fischia tre volte e i giocatori possono fare festa sotto la curva: Conference League conquistata, con merito, con cuore, con Kean.
Un finale lieto, costruito al termine di una stagione altalenante, con momenti esaltanti e periodi di crisi, ma chiusa con il sorriso. Ora Palladino può respirare: resterà sulla panchina dei Viola, il progetto europeo continuerà e nella prossima stagione potrà cercare di fare un ulteriore passo avanti per portare la sua squadra ancora più in alto.
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