
Fiorentina, Stefano Pioli è tornato a casa, ma con lo spirito di chi vuole lasciare un segno. La società ha scelto lui per ripartire dopo anni di transizione e il tecnico ha risposto presente. Nessuna esitazione, solo entusiasmo: “Alla prima chiamata ho capito che era la cosa giusta“. E con un contratto fino al 2028 e una rosa interessante, l’obiettivo è di tornare in alto e di provare a vincere un trofeo.
🟡🔴 Fiorentina, Pioli: "Quest'anno in Serie A ci sono tutti i migliori allenatori italiani. Sarà bello tornare a sfidarsi con Gasperini e tanti altri"
— laroma24.it (@LAROMA24) July 16, 2025
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Alla conferenza di presentazione, Pioli non ha nascosto l’emozione di ritrovare la città dove ha giocato e allenato: “Firenze me la sento dentro, comincio con grande orgoglio questa sfida. So che ci sono aspettative, ma ho trovato un club strutturato e ambizioso. Voglio dare tutto ai miei giocatori e chiedo che loro facciano lo stesso con me“.
Poi, il primo affondo polemico e la frecciata all’illustre collega che è tornato proprio sulla panchina del Milan: “Allegri non ci ha inseriti tra le squadre in corsa per la Champions? Quella frase l’ho scritta sulla lavagna. Vedremo…”. Tra le righe, il messaggio è chiarissimo: la Fiorentina non vuole più essere comprimaria.
Sul fronte tecnico, Pioli ha elogiato il lavoro svolto dalla società sul mercato: “Dzeko, Gudmundsson e Kean possono giocare insieme, dipende da loro. Ho parlato molto con Moise e sono felice che sia rimasto, ha talento e determinazione. Edin ha intelligenza calcistica, l’avrei voluto anche al Milan. E Gudmundsson sa determinare: se in fase offensiva è anarchico, meglio ancora. Servono giocatori di gamba e qualità”.
Nel frattempo, il tecnico ha chiesto uno stop alle operazioni in entrata fino al termine della tournée in Inghilterra, per valutare i giocatori già in rosa: “Dobbiamo alzare il livello tecnico e fisico. Prima voglio conoscere meglio il gruppo, poi faremo le scelte. Il modulo? Conta relativamente. Si attacca e si difende tutti insieme”.
Pioli ha anche commentato il panorama degli allenatori della nuova Serie A: “Ci sono Conte, Allegri, Gasperini, Sarri, Italiano… mancavo quasi solo io, ci tenevo a esserci”. Dopo l’esperienza in Arabia con Cristiano Ronaldo, definito “un ossessionato del gol” e “una leggenda”, Pioli torna in Italia con la voglia di misurarsi di nuovo al massimo livello.
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