
Le priorità del nuovo Milan targato Massimiliano Allegri sono diverse, ma una è fondamentale: rifondare la difesa. I numeri parlano da soli: nelle ultime tre stagioni di Serie A, i rossoneri non sono mai riusciti a scendere sotto la soglia dei 40 gol subiti, un dato impensabile per le squadre allenate dall’ex tecnico della Juventus, che ha costruito i suoi successi partendo sempre da una base solida e organizzata.
Luka Modrić si sottoporrà alle visite mediche e completerà le formalità per il trasferimento al Milan dopo il Mondiale per Club.
— IL MILANISTA DI TUNGSTENO (@Francesco114021) June 12, 2025
Nessuna firma/procedura ufficiale prima di allora, poiché Modrić vuole concentrarsi sul Real Madrid al massimo livello. @FabrizioRomano pic.twitter.com/EtOvVuxlbu
In undici stagioni complete sulle panchine di Milan e Juve, Allegri ha sempre chiuso i campionati con meno di 39 reti incassate. È evidente quindi che, al netto del lavoro tattico che comincerà il 7 luglio con il ritiro, il mercato dovrà garantire nuovi interpreti affidabili per la linea arretrata.
Ecco perché la dirigenza ha accelerato, con un emissario rossonero atterrato a Londra martedì per incontrare la dirigenza dell’Arsenal. Al centro del colloquio con i Gunners ci sono stati Oleksandr Zinchenko e Jakub Kiwior, due nomi funzionali al progetto.
Il primo, ucraino, è un terzino sinistro con piedi da trequartista: Guardiola lo ha reinventato in quel ruolo al City, e all’Arsenal ha vissuto due stagioni di buon livello prima di finire nelle retrovie delle scelte di Arteta. A 28 anni potrebbe accettare una nuova sfida e il Milan è alla finestra, attratto anche da un prezzo sotto i 15 milioni.
Il secondo, Kiwior, ha già un passato in Serie A con lo Spezia e una buona esperienza internazionale. Mancino, alto quasi un metro e novanta, è capace di giocare anche in mediana o da esterno sinistro. Con l’Arsenal ha trovato spazio soprattutto dopo l’infortunio di Gabriel, distinguendosi anche in Champions League.
Il Milan ci sta pensando seriamente: entrambi i giocatori hanno ingaggi da rinegoziare, ma la disponibilità dell’Arsenal al dialogo è un fattore importante. La necessità di muoversi è legata anche alle probabili uscite: Malick Thiaw è nel mirino del Bayer Leverkusen, anche se la valutazione del Milan, 30 milioni, per ora frena l’affare.
Occhio anche a Tomori, che ha estimatori in Premier e in inverno era vicino a Juve e Tottenham. Più stabile, salvo offerte clamorose, Pavlovic, uno dei pochi destinati a rimanere. Per affiancarlo, oltre a Kiwior, Tare valuta anche altre opzioni per il ruolo di centrale: da Gila della Lazio ai giovani Comuzzo della Fiorentina e Leoni del Parma, entrambi molto seguiti dalle big italiane.
Piacciono anche profili più esperti, come Djimsiti dell’Atalanta e Süle del Borussia Dortmund. Sulla fascia sinistra, oltre a Zinchenko, il Milan ha messo gli occhi anche su Cambiaso e Udogie, entrambi però molto più costosi. Il terzino del Bruges De Cuyper resta una pista aperta, meno dispendiosa e già monitorata da mesi.
L’uscita di Theo Hernandez, che ha rifiutato l’Al-Hilal ma ha già un’intesa di massima con l’Atletico Madrid, sembra quasi certa: se non si concretizzerà subito, potrebbe restare fino alla scadenza, ma da separato in casa. In ogni caso, il Milan si sta già preparando al dopo-Theo, con l’obiettivo di ricostruire un reparto che, numeri alla mano, ha mostrato troppe fragilità.
Speciale Calciomercato
Leggi anche:
- Inter, per Calhanoglu sirene arabe: se va via scelto il sostituto, è italiano
- Milan, la telenovela Theo Hernandez ai titoli di coda: cosa farà il terzino francese