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Giulia Tramontano, svolta nelle analisi: cos’hanno trovato

Nuove importanti svolte sul caso di Giulia Tramontano, la ragazza uccisa dal suo fidanzato al 7°mese di gravidanza. Gli inquirenti hanno trovato uno zaino appartenente ad Alessandro Impagnatiello, dove all’interno c’erano alcune confezioni di veleno per topi. Anche l’autopsia sul corpo di Giulia conferma tracce di sostanze tossiche compatibili con il veleno. In più, sul computer del ragazzo, sono state trovate delle ricerche fatte sul web giorni prima di uccidere Giulia su “come uccidere un essere umano con veleno per topi“, ma anche “come uccidere una donna incinta con il veleno” e “come avvelenare un feto“. (continua)

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giulia tramontano

Le analisi sul corpo di Giulia Tramontano

Giulia è stata uccisa con 39 coltellate da Alessandro Impagnatiello, suo fidanzato e convivente. Il suo corpo è stato ritrovato quattro giorni dopo l’omicidio vicino a dei box a Senago (Milano). Gli inquirenti hanno trovato tracce di veleno per topi nel corpo di Giulia e un capello non identificato. Ora è tutto nelle mani dell’autopsia, che è stata eseguita il 9 giugno, ma non ancora depositata in Procura a Milano. Dunque, per ora si tratta solo di ipotesi, come specifica Il Giorno, ma che hanno portato a richiedere una proroga per i tempi delle indagini.

L’obiettivo di esse è principalmente delineare il quadro delle potenziali aggravanti così da poter ottenere l’ergastolo in primo grado. Difficilmente potrà invece essere riconosciuta quella del duplice omicidio, dal momento che ad oggi non esiste una fattispecie giuridica adeguata. (continua dopo la foto)

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Aggravanti

A rendere difficile eseguire un’autopsia sul corpo di Giulia Tramontano è il fatto che il suo corpo sia stato in parte bruciato. Ciò rende anche difficile capire se Giulia sia morta dopo la prima coltellata. Nei giorni a venire saranno depositate agli atti anche le informative conclusive dei carabinieri, i risultati sulle analisi dei dispositivi di Impagnatiello e anche quelle scientifiche su diversi aspetti, tra cui tracce e impronte. Le indagini sono coordinate dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo.