
Da Tallinn a Udine, dalle serate di errori a quelle dei miracoli: Gianluigi Donnarumma si è ripreso la Nazionale e ora guarda dritto al futuro, con una certezza. “La terza volta non accadrà, non può accadere: questa Nazionale finirà dentro al prossimo Campionato del Mondo. Non ho dubbi”, ha detto il portiere del Manchester City e capitano azzurro, convinto che il nuovo corso firmato Rino Gattuso restituirà all’Italia il posto che le spetta.
🗣 GIGIO DONNARUMMA PARLA DEL MILAN
— MilanNews.it (@MilanNewsit) October 16, 2025
Queste le parole dell'ex portiere rossonero alla Gazzetta dello Sport: "Milan da scudetto? Milan dalle grandi ambizioni. Ho parlato con gente che conosco e che conosce bene l’ambiente rossonero: là dentro ci credono e fanno bene a farlo". pic.twitter.com/dFcsgb5ePr
Il percorso verso i playoff per il Mondiale 2026 è compiuto, ma proprio agli spareggi l’Italia ha subito le sue più cocenti delusioni nel recente passaro. Donnarumma, però, mostra fiducia: “Le lezioni del passato hanno un senso se le fai proprie: non sottovaluteremo nessuno“. (continua dopo la foto)

“Questo gruppo si vuole bene e si farà trovare pronto”, afferma deciso Donnarumma. Il portiere, rigenerato anche dal lavoro con Gattuso, sottolinea l’importanza del nuovo ct: “Rino ama il dialogo, parla tanto, ci spiega tutto. Ci ha restituito in fretta una fortissima identità collettiva”.
Dalla Premier League, dove è approdato al Manchester City di Pep Guardiola, Gigio osserva la Serie A con uno sguardo pieno d’interesse: “La trovo divertente, e se c’è divertimento, c’è interesse. Con gli occhi di chi guarda da lontano posso dire che il nostro calcio non è da meno degli altri”.
Poi il pronostico: “Ci sono quattro o cinque squadre che potranno dire la loro fino alla fine, ma mi piace il Milan. Ho parlato con gente che conosce bene l’ambiente rossonero: là dentro ci credono, e fanno bene. È un Milan da scudetto”. (continua dopo la foto)

Arrivato da poco a Manchester, Donnarumma racconta l’impatto con l’universo Guardiola: “Quando lo ascolti resti incantato. Me lo immaginavo così, ma la realtà è ancora meglio. Mi hanno voluto con fermezza e mi considerano già uno di loro. Spero di restare qui a lungo, è un’esperienza davvero unica”. Poi un appunto tecnico: “In Inghilterra si corre di più, ma non per questo è un campionato migliore di quello italiano”.
Il portiere azzurro è pronto a tutto: guidare la rinascita della nuova Italia, tentare la scalata mondiale e, nel frattempo, inseguire i trofei con il City. La sua missione da capitano è di riportare l’Italia al Mondiale e dimostrare a Luis Enrique (suo tecnico al PSG) che, quando ha deciso di rinunciare a lui, ha commesso un grave errore.
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