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Gasperini a carte scoperte: “Per lo scudetto ci siamo anche noi. Ma la favorita è un’altra”

Shakhtar-Atalanta 0-3

Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha parlato con entusiasmo delle aspirazioni della sua squadra dopo la vittoria significativa contro il Napoli, una prestazione che ha acceso i sogni dei bergamaschi per una stagione al vertice. Il Mister dei nerazzurri si è anche sbilanciato sulla possibilità di essere in corsa per lo scudetto.

Intervistato nel corso di una frizzante conferenza stampa, Gasperini ha parlato chiaro: “Non ci siamo mai nascosti. Abbiamo sempre cercato di affrontare il campionato un passo alla volta e vedere dove possiamo arrivare. La classifica si è divisa, le squadre in cima alla classifica sono molto ravvicinate, quindi tutte possono sognare“.

Il Mister degli orobici ha anche ammesso che, almeno per ora, l’Inter è la squadra con più possibilità di vincere il titolo. Riflettendo sul paragone con il Verona che conquistò lo scudetto nel 1984-85, Gasperini ha rifiutato di fare similitudini, ma ha sottolineato come la sua squadra cambi di anno in anno e come la vittoria dell’Europa League abbia incrementato la fiducia del gruppo.

“Abbiamo nuovi giocatori e stiamo lavorando per integrarli. La nostra autostima è cresciuta e stiamo cercando di fare un ulteriore salto di qualità“. Parlando del bomber Mateo Retegui, il mister ha riconosciuto i meriti del calciatore per la sua crescita e per l’impatto che ha in campo: “Il suo successo è tutto merito suo. Noi possiamo solo aiutarlo a esprimere le sue qualità“.

Gasperini: “Il calendario troppo fitto può portare a infortuni”

Gasperini ha anche affrontato il tema del calendario molto fitto. Secondo il tecnico, il numero crescente di partite potrebbe portare a infortuni. “Quest’anno abbiamo una situazione particolare, con troppe partite che si accumulano. Dobbiamo gestirci in modo efficace”.

Il popolare “Gasp” ha concluso con un pensiero dedicato alla situazione di Ivan Juric alla Roma. Secondo il Mister, si incontrano molte difficoltà ad allenare in un ambiente così pressante come quello della Capitale. E per un allenatore, in quel contesto, diventa fondamentale godere del supporto costante della società.

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