Le dichiarazioni di Novak Djokovic sul caso doping che coinvolge Jannik Sinner hanno scosso il mondo del tennis. Intervistato da Eurosport a Brisbane, il serbo ha espresso il proprio disappunto per la gestione della vicenda e la mancanza di trasparenza da parte delle autorità.
Djokovic critica la falta de transparencia en los casos de dopaje
— Teletica Deportes (@TeleticaTD7) December 29, 2024
El vencedor de 24 torneos Grand Slam dijo estar de acuerdo con el australiano Nick Kyrgios, quien afirmó el sábado que la integridad actual de su deporte era "horrible".https://t.co/F9HgagTlgc pic.twitter.com/HvDvwP4jsd
“Conosco Jannik da giovane, non credo farebbe certe cose”
Djokovic ha iniziato mostrando fiducia nell’integrità di Sinner: “Conosco Jannik da quando era molto giovane e non mi sembra uno che farebbe certe cose. Ma sono davvero frustrato, come la maggior parte degli altri giocatori, nel vedere che siamo stati tenuti all’oscuro per cinque mesi da quando ha ricevuto quella notizia. Non è una bella pubblicità per il nostro sport”.
Il numero uno al mondo ha poi fatto riferimento alle parole di Nick Kyrgios, che recentemente ha criticato i protocolli antidoping: “Nick è stato molto esplicito su alcune questioni, in particolare sul caso doping che ha coinvolto Jannik. Ha toccato punti giusti riguardo alla trasparenza e all’incoerenza dei protocolli e delle decisioni sui singoli casi”.
Un problema di coerenza nei protocolli
Djokovic ha evidenziato una disparità di trattamento tra i casi di doping, sollevando dubbi sulla gestione delle procedure: “Abbiamo avuto molti giocatori in passato, e anche attualmente, che sono sospesi senza nemmeno essere stati sottoposti ai test antidoping, ma solo per averli saltati o per non aver comunicato dove si trovavano. Altri giocatori di livello inferiore sono invece ancora in attesa, da oltre un anno, che il loro caso venga risolto. Il punto è questo, non se Sinner abbia assunto la sostanza proibita intenzionalmente o meno”.
Le dichiarazioni di Djokovic mettono in evidenza una questione cruciale per il tennis moderno: la necessità di protocolli più chiari e di una maggiore trasparenza per garantire equità e fiducia nel sistema antidoping. La vicenda Sinner, ancora in fase di chiarimento, sembra destinata a far discutere a lungo.
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