Il blitz dei Carabinieri e l’intervento della Procura
La presenza dei bambini è emersa casualmente, durante uno sgombero eseguito dai Carabinieri nella cascina in questione. Una scoperta scioccante che ha fatto scattare l’intervento immediato della Procura dei Minori di Torino, guidata dalla dottoressa Emma Avezzù. I due bambini sono stati affidati a una comunità protetta, mentre è stata avviata la procedura per la loro dichiarazione di adottabilità. Al padre, inizialmente tenuto lontano, è stato concesso recentemente un contatto telefonico quotidiano limitato con i figli.

Una vicenda che solleva interrogativi: indagini ancora in corso
Il Tribunale per i Minorenni ha escluso categoricamente un possibile reinserimento familiare a breve, giudicando troppo gravi le condizioni di incuria e isolamento in cui i bambini sono cresciuti. I giudici hanno sottolineato che la totale assenza di relazioni e stimoli esterni ha compromesso il normale sviluppo psicologico e relazionale dei due minori. Le indagini ora si concentrano su come sia stato possibile che la famiglia abbia vissuto per anni nell’anonimato più totale, senza alcun intervento o segnalazione.
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