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Formula 1, parla Kimi Antonelli: “Qui sono a casa e ho un sogno, e sulla Ferrari…”

Formula 1, il tempo di Andrea Kimi Antonelli sta arrivando, o forse è già arrivato. E ora il profumo dell’asfalto di casa, la curva Piratella che chiama, il rombo dei motori che fa vibrare la vallata del Santerno. Dopo quattro anni, un pilota italiano torna a gareggiare nel proprio Paese. A far battere il cuore del pubblico ci penserà questo talento classe 2006 della Mercedes, che si presenta al weekend di Imola con l’entusiasmo e la fame di chi è solo all’inizio di un lungo percorso.

Non si nasconde, Kimi, davanti ai microfoni in conferenza stampa. L’emozione è evidente, ma tenuta a freno da un senso della misura e di una consapevolezza che mostra una maturità precoce. “Questa è la mia vera gara di casa”, dice. “Vivo a mezz’ora dal circuito. È una pista che adoro: impegnativa, vecchia scuola, divertente. Sarà speciale correre davanti ai miei amici, alla mia famiglia e a tutti i tifosi italiani”. (continua dopo la foto)

Il giovane pilota sa bene cosa rappresenti Imola per la storia della Formula 1 e non fa mistero del suo desiderio: “Spero davvero che resti in calendario. È una pista tecnica, difficile, con storia e anima”. E, ne siamo sicuri, il sogni di Kimi è proprio quello di riuscire un giorno a trionfare davanti alla sua gente, per fare impazzire una città come ha fatto il Bologna nel calcio.

Il talento c’è, il passo cresce e la testa sembra quella giusta. Ma Antonelli resta con i piedi per terra. Quando gli si chiede del podio, sorride e frena con garbo: “In famiglia siamo molto superstiziosi, non ne parliamo. Sarebbe fantastico salire sul podio a Imola, sarebbe un sogno, ma dobbiamo fare un passo alla volta”. Una scaramanzia che sa di umiltà appresa e coltivata.

Il presente porta una fiducia crescente. Dopo un esordio comprensibilmente complesso, a Miami è arrivata una pole position nella Sprint Race che ha rafforzato le sue sicurezze. “Il grosso step in avanti lo abbiamo fatto lì”, racconta. “Ora mi sento molto più a mio agio in macchina, sto comprendendo meglio le gomme e anche nel giro secco stiamo migliorando tanto. La gara? È andata male, ma il bilancio è positivo”. (continua dopo la foto)

E se il podio è un pensiero da non dire a voce alta, una piccola gioia fuori dalla pista se l’è concessa. “Il Bologna ha vinto la Coppa Italia, la città è impazzita. Anch’io sono andato in giro un po’, ma non troppo: stamattina dovevo essere in pista”. E lo dice con il tono sobrio di chi sa che i sogni si inseguono anche col rigore delle piccole scelte quotidiane.

Infine, un passaggio che dice tutto del ragazzo e del contesto: “La Ferrari è qualcosa di enorme. Ci sarà tanto tifo per le Rosse, spero che ci sia un po’ di tifo anche per me”. Lo dice sorridendo, ma senza falsa modestia. C’è rispetto, c’è lucidità. Ma c’è anche una consapevolezza: Kimi Antonelli è il futuro, e questo futuro, a Imola, ha un semaforo verde che sta per accendersi. E magari, questo è il sogno di molti tifosi di Maranello, un futuro in Ferrari. Sperando che sia una Ferrari diversa da quella di quest’anno.

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