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Formula 1, ancora Norris! Caos per la pioggia, trionfano le McLaren: altra delusione per le Ferrari

Formula 1, Lando Norris vince il Gran Premio di Gran Bretagna al termine di una gara pazza e bagnata, dominata dall’imprevedibilità e dagli errori. Il pilota della McLaren, davanti al suo pubblico di Silverstone, si prende il primo posto resistendo ai colpi di scena e alla pressione di una domenica caratterizzata da Safety Car, penalità e strategie azzardate.

Alle sue spalle, Oscar Piastri chiude secondo dopo essere stato leader per buona parte della corsa. Un errore durante la ripartenza dalla Safety Car gli è costato 10 secondi di penalità, impedendogli di conquistare il successo. Ma a rubare la scena è Nico Hulkenberg, che dopo 238 GP centra finalmente il suo primo podio in carriera, con una prestazione solida sulla Kick Sauber, soprattutto nel finale sotto la pioggia.

È andata peggio a Lewis Hamilton, che su un tracciato dove ha fatto la storia, stavolta chiude solo quarto, fermato dalla grande tenuta di Hulkenberg e da una Ferrari non ancora all’altezza delle aspettative. Per la prima volta dopo 11 anni, il britannico resta fuori dal podio nel GP di casa.

Ma il vero crollo è quello di Charles Leclerc, affondato da una strategia sbagliata già alla partenza, con la scelta azzardata delle slick su pista bagnata. Mai in gara, mai nel ritmo giusto: alla fine è solo quattordicesimo, ben lontano dalle buone sensazioni viste in prova. Anche George Russell, partito con la stessa gomma, ha compromesso la sua gara sin dai primi giri.

Max Verstappen, partito dalla pole, è stato a sua volta coinvolto nel caos delle condizioni meteo: un errore in ripartenza lo ha fatto scivolare fino alla decima posizione, ma è riuscito a risalire fino alla quinta. Una prestazione lontana dai suoi standard, figlia però di un GP segnato dall’instabilità e dalla difficoltà di interpretazione strategica.

Alla fine, dunque, è ancora una volta la McLaren a fare festa: doppietta sul podio, con Norris che si prende una delle vittorie più belle della sua carriera. Ma l’abbraccio più caloroso, oggi, va a Hulkenberg, protagonista di un momento che inseguiva da una vita.

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