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Formula 1, si avvicina il GP di Monaco: tra speranze e sogni, una novità per la Ferrari

Nel labirinto dorato del Principato di Monaco, la Formula 1 si prepara a vivere un altro capitolo della sua storia: il Gran Premio sul circuito cittadino, quest’anno sarà particolarmente interessante da seguire. Perché, anche se le McLaren partiranno con i favori del pronostico, le particolarità di questo GP unico nel suo genere rendono più difficile fare previsioni.

Un anno fa, il monegasco Charles Leclerc ha festeggiato il suo primo trionfo “casalingo” con una Ferrari che aveva dei difetti, ma che su quel tracciato si era rivelata adattissima e vincente. Oggi, invece, si presenta ai muretti del Principato con più dubbi che certezze: pesa la spada di Damocle di una SF-25 che va in crisi proprio nelle curve lente e sul giro secco.

Il team di Maranello ha deciso di fare un passo indietro per guardare avanti, presentando una novità per questa corsa: le Rosse infatti saranno dotate dell’ala posteriore vista in tutto il 2024, nel tentativo di dare più stabilità alle monoposto. Una mossa significativa, che è anche indice di una scarsa fiducia nei nuovi sviluppi. Tanto di procedere per tentativi “a ritroso” nel tentativo di migliorare la guidabilità. (continua dopo la foto)

Leclerc si è già detto pessimista, e non crediamo che sia solo per scaramanzia. Perché dopo quello che si è visto nelle prime uscite stagionali, è davvero difficile dargli torto. Ma Il GP di Monaco, con le sue anomalie, ha spesso registrato sorprese. Vedremo se il ricorso alla “vecchia ala” riuscirà a rilanciare la Ferrari, almeno in questa occasione.

Sulla carta, il circuito di Monaco dovrebbe essere il giardino della McLaren. Il team di Woking ha mostrato solidità su ogni tipo di tracciato, ma è proprio nel lento e nell’alta trazione che la monoposto di Norris e Piastri sembra inavvicinabile. La sfida è però tutta da vivere, anche perché Max Verstappen con la sua Red bull è sempre in agguato.

A Imola si sono visti segnali importanti per Verstappen: le gomme sono sembrate più gestibili, l’avantreno più docile e un pilota di nuovo in sintonia con la macchina. Ma Monaco è un altro universo. Servono precisione e un perfetto equilibrio, e la RB20 sarà di nuovo messa alla prova. Se la musica è cambiata davvero, Max sarà lì davanti, pronto a sfoderare tutto il suo immenso talento.

La vera novità del GP del fine settimana, però, sarà l’obbligo della doppia sosta. In una pista dove sorpassare è utopia, la strategia potrebbe risultare assolutamente decisiva. C’è chi, come la Ferrari a Imola, potrebbe pensare a una sosta già al primo giro, scommettendo su pista libera e ritmo da qualifica per poi rientrare nel gruppo con un vantaggio virtuale. (continua dopo la foto)

Se anche altri seguiranno questa strategia, lo scenario potrà trasformarsi in una giostra strategica, con posizioni rivoluzionate da undercut, overcut e colpi di scena ai box. Un paradosso: la corsa più statica del calendario potrebbe diventare una delle più mosse, anche se più nelle scelte strategiche che sulla strada.

La pole position rappresenta un vantaggio fondamentale in un GP con queste caratteristiche. Ma non sarà il lasciapassare assoluto per la vittoria, come negli anni passati. Il vero vincitore, stavolta, potrebbe essere chi sbaglia meno, chi legge meglio i tempi delle soste, chi si adatta più in fretta alle condizioni che via via si verificheranno in pista.

In un circuito dove ogni errore può risultare letale, e l’equilibrio tra prendersi dei rischi e correre in controllo può risultare il fattore più importante, ci sono tutte le premesse un grande spettacolo. Una lotta serrata fra campioni e strateghi, uniti in una comune battaglia: trovare i tempi giusti e sfruttare ogni spiraglio per imporsi. Magari, e questo a Maranello se lo augurano di cuore, ribaltando le previsioni della vigilia.

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