Correre non piace a tutti. Al fine di tenersi in forma, anche camminare risulta decisamente utile. A darne prova è il fitwalking ovvero “l’arte del camminare per stare bene”, una pratica sportiva non competitiva che può divenire un vero proprio programma di allenamento. Sono sempre più le persone che lo stanno scoprendo. I meriti vanno all’ex marciatore Maurizio Damilano ovvero colui che ha contribuito allo sviluppo della suddetta disciplina nel Belpaese.
Fitwalking, la camminata benefica
Ebbene sì, parliamo di un modo semplice (ma anche economico) di vincere la pigrizia, la sedentarietà e avvicinare tutti alla pratica motorio-sportiva. Parola chiave libertà di movimento. Tutti infatti, a prescindere dall’età, possono mettersi in gioco, ovunque e in ogni momento: non ci sono infatti vincoli spazio-temporali di alcun tipo.
Non esistono, inoltre, modelli standard per strutturare l’allenamento: tutto dipende da diversi fattori, in primis dalla preparazione del praticante. Esperti o principianti, ciò che conta è osservare una corretta meccanica del movimento necessaria al fine di non sovraccaricare la colonna vertebrale e le articolazioni degli arti inferiori.
In linea di massima i camminatori sono invitati, oltre alla massima costanza, ad avere un passo energico e a camminare a una velocità superiore all’intervallo naturale del cammino, tipicamente da 7 a 9km/h. A differenza dalla corsa, in cui si perde il contatto con il terreno durante la cosiddetta ‘fase di volo’, il fitwalking porta a mantenere, almeno con un piede, il contatto col terreno. Al movimento delle gambe, inoltre, sarebbe opportuno abbinare un’oscillazione delle braccia.
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L’allenamento e gli strumenti utili
Sebbene non sia necessario un abbigliamento particolare, c’è da dire che individuare la scarpa giusta è importante al fine di assicurare al piede una buona stabilità. Quali le regole d’oro? La calzatura deve avere una tomaia realizzata in tessuto traspirante e un battistrada resistente. Non deve avere un’intersuola troppo alta in quanto non ha bisogno di particolare ammonizzazione. Deve essere ben flessibile, soprattutto nella parte anteriore ovvero quella in cui il piede imprime la maggiore forza.
Tra gli accessori must have figurano il cardiofrequenzimetro, utile al fine di monitorare la frequenza cardiaca così come il contapassi, strumento che aiuta a tracciare gli obiettivi. Indossare un orologio gps può rivelarsi molto utile perché, in un solo apparecchio, offre una pluralità di funzioni ovvero contachilometri, cronometro, orologio, cardiofrequenzimetro e, in alcuni modelli, anche l’altimetro.
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I benefici
Uscita dopo uscita è possibile, progressivamente e lentamente, toccare con mano i cambiamenti che si riscontrano tanto a livello fisico che mentale in quanto quest’attività permette di raggiungere un perfetto stato di benessere. E’, a tutti gli effetti, una vera iniezione di buonumore. Migliora l’equilibrio personale così come l’autostima in quanto mette in competizione con sé stessi e spinge a raggiungere nuovi traguardi. Non è tutto. Aiuta anche a dormire meglio e ancora migliora la resistenza, la flessibilità, la coordinazione e la postura.
Non in ultimo favorisce il dimagrimento: ad affermarlo è stato lo stesso Maurizio Damilano nel libro “Più magri camminando – perdere peso, restare sani e in forma, vivere più a lungo” (Ed. Sperling & Kupfer) scritto a quattro mani con il Dott. Giuseppe Parodi. Da non dimenticare che mette in movimento circa il 90% di tutta la muscolatura. Chi non ama il fai da te, ma è incuriosito da questa pratica, può rivolgersi a uno dei tanti Authorized Fitwalking Center, centri specializzati dove trovare istruttori esperti in materia pronti a fornire delucidazioni e linee guida a tutti coloro che intendono avvicinarsi a questa disciplina.
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