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Fidanzati morti in moto, avevano 19 e 18 anni: l’ultimo post della giovane è straziante

Fidanzati morti in moto, avevano 19 e 18 anni: l’ultimo post della giovane è straziante – C’era ancora luce, un sole che scivolava tra le colline della Val di Vara, quando il silenzio di un tranquillo pomeriggio di domenica è stato rotto da un rumore improvviso e terribile. Un boato, un urto secco, il frastuono del metallo che si piega e si infrange. Per gli abitanti di una casa affacciata sulla strada è stato un attimo: lo schianto contro il muro, il fumo, il silenzio irreale che segue la tragedia. In pochi minuti, la vita di due ragazzi è stata interrotta, lasciando dietro di sé solo incredulità e dolore.

Fidanzati morti in moto, avevano 19 e 18 anni: l’ultimo post della giovane è straziante

L’impatto è avvenuto poco dopo le 17 a Follo, in provincia della Spezia. La moto su cui viaggiavano due giovani fidanzati, per cause ancora in via di accertamento, ha perso il controllo ed è finita contro la facciata di un’abitazione. A lanciare l’allarme sono stati proprio i residenti della casa, scossi da quanto accaduto. Sul posto sono arrivate immediatamente le ambulanze, l’automedica del 118 della Spezia e di Sarzana. Per oltre mezz’ora i sanitari hanno tentato in ogni modo di rianimare i ragazzi, mentre un elicottero partito da Genova si preparava al trasporto d’urgenza. Ma non c’è stato nulla da fare: i loro cuori hanno smesso di battere lì, sul ciglio della strada che percorrevano insieme.

L’attesa vana dei soccorsi

Chi era presente ricorda il silenzio interrotto solo dalle sirene e dalle voci concitate dei soccorritori. Ogni manovra, ogni tentativo, ogni sguardo scambiato tra medici e infermieri aveva un peso insopportabile. Per oltre mezz’ora, il tempo si è dilatato nella speranza che arrivasse un segnale, un respiro, un battito. Ma quella speranza, ostinata, si è infranta davanti all’irreversibile. Il destino aveva già scritto l’epilogo, lasciando nel dolore una comunità intera che adesso si ritrova a piangere due giovani sorrisi.

Si chiamavano Yuri Guarnaccia e Michela Adamo. Due nomi che ora risuonano con struggente malinconia, due ragazzi che sognavano e costruivano insieme il loro futuro. Michela, originaria di Ceparana, aveva da poco conseguito il diploma al Turistico. Amava la danza ed era parte della compagnia Pro Danza di Lerici, dove la sua grazia e la sua energia avevano incantato più volte il pubblico. Lavorava in un bar, e come molti coetanei condivideva pensieri e frammenti della sua vita sui social. Solo cinque giorni prima, su TikTok, aveva scritto parole che oggi pesano come un presagio: «Voglio sentirmi più leggera, perché quando alzo gli occhi e guardo il cielo non vedo più l’arcobaleno». Il fidanzato Yuri, con cui era inseparabile, viveva a Pian di Follo. Appassionato di calcio, giocava in una squadra locale, portando in campo quella passione genuina che lo contraddistingueva. Insieme a Michela condivideva sogni, giornate spensierate, progetti appena abbozzati. Una quotidianità semplice e preziosa, che l’incidente ha strappato via in pochi secondi.

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