
Per la Ferrari e per Lewis Hamilton, la stagione in corso sta assumendo contorni sempre più complicati. La Rossa continua a inseguire le McLaren da grande distanza, senza riuscire a trovare continuità né lampi che la possano avvicinare a una vittoria. Intanto, il sette volte campione del mondo vive un periodo di crisi senza precedenti nella sua straordinaria carriera.
Formula1, #Vasseur: “#Hamilton troppo critico con se stesso” https://t.co/2j1IQSczQ5
— askanews (@askanews_ita) August 19, 2025
Il pilota inglese è ben lontano dalle aspettative. Errori, sfortuna e una monoposto che non convince hanno acceso un dibattito feroce sulle responsabilità dei piloti e del team. In questo clima di tensione, il Team Principal Frédéric Vasseur prova a riportare equilibrio e lucidità.
“Lewis Hamilton deve mantenere la calma, basarsi sul fatto che un primo passo è già stato compiuto con successo. Non lasciarsi abbattere da episodi come quello di Budapest“, ha dichiarato Vasseur in una lunga intervista al settimanale tedesco Auto Motor und Sport.
Secondo il manager francese, il britannico tende a essere “molto autocritico e spesso estremamente severo nei giudizi, sia sulla macchina che su se stesso“. Per Vasseur non c’è motivo di allarmarsi: “Bisogna calmarlo e spiegargli che in Q2 era soltanto a un decimo dal pilota che poi ha conquistato la pole. Non è la fine del mondo. Il messaggio che trasmette rischia solo di peggiorare le cose“.
Il numero uno del muretto Ferrari ha sottolineato come l’atteggiamento di Hamilton non sia una novità: “Di solito è così estremo solo con la stampa. Quando entra nella sala briefing, di solito si è già calmato. È fatto così. Per me non è un dramma. È molto esigente con gli altri, ma lo è anche con se stesso. Mi sta bene”.
Per spiegare il concetto, Vasseur ha citato un precedente personale: “Nico Hülkenberg era uguale quando correva per me in Formula 3: estremamente esigente con il team, ma presente ogni mattina alle 6.30. Questo tipo di mentalità, se incanalata bene, diventa un punto di forza“.
Il messaggio di Vasseur è duplice: se da una parte dice che Hamilton non va cambiato, ma solo aiutato a gestire la pressione, dall’altra il riferimento ai danni che l’atteggiamento del pilota può fare al team e all’ambiente è inedito e, a leggere tra le righe, estremamente duro. Tanto da chiedersi se non sia il preludio a una possibile separazione.
Leggi anche:
- Ferrari, spuntano i “dossier segreti” di Hamilton: la verità del pilota
- MotoGP, dal dominio di Marquez ai dolori infiniti di Bagnaia: il punto dopo il GP in Austria