Dopo l’ennesimo weekend nero della Ferrari, con il doppio ritiro a Interlagos e il richiamo pubblico di John Elkann ai piloti, Luigi Mazzola, ex ingegnere di Maranello ai tempi di Schumaker, in un’intervista concessa a Fanpage.it non risparmia critiche. L’ex tecnico simbolo dell’era Montezemolo-Todt definisce il presidente del Cavallino “male informato” sulle reali problematiche della squadra e mette in evidenza come il messaggio rivolto a Hamilton e Leclerc sia stato poco efficace, se non controproducente.
L'ingegner #Mazzola: "In questo momento direi che i piloti sono l'ultimo dei problemi della Ferrari" #Elkann #F1 #Ferrari https://t.co/M3bGinoBjS
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Secondo Mazzola, “i piloti sono l’ultimo dei problemi della Ferrari“. L’ex tecnico di Maranello sottolinea che una leadership tecnica forte è ciò che manca oggi alla scuderia. Mazzola ricorda con nitidezza il passato: “Nelle riunioni con Schumacher volava di tutto, ma all’esterno non usciva nulla”.
L’ex ingegnere racconta di un clima intenso, dove la passione e la tensione erano costanti, ma dove un leader presente 24 ore su 24 trascinava la squadra e conosceva ogni dettaglio della vettura.
“Il capo doveva capire la macchina, i piloti, i tecnici, e saper indirizzare lo sviluppo”, spiega. “Oggi manca proprio questa guida“. Per Mazzola, la differenza con il presente è evidente: la Ferrari attuale sembra priva di quell’unità interna che trasformava le difficoltà in vittorie.
Il tecnico sottolinea le lacune interne e la mancanza di una direzione tecnica consapevole: la Ferrari attuale, secondo lui, si limita a gestire invece di guidare, con figure chiave ferme nei loro ruoli che non riescono a incidere sullo sviluppo della monoposto.
“Sostituire un manager è facile”, dice parlando delle critiche rivolte da molti esperti e tifosi a Vasseur. “Ma chi ci metti al suo posto? Il vero problema è capire chi dentro Maranello abbia oggi la competenza per guidare una squadra così complessa”.
Mazzola conclude sottolineando l’importanza di una direzione di pista reale, capace di lavorare a stretto contatto con piloti e tecnici, ricordando come all’epoca di Schumacher e Montezemolo la leadership fosse totale e la squadra coesa, pronta a trasformare anche le crisi più profonde in successi mondiali.
L’ingegner Mazzola lancia così un monito chiaro: la Ferrari può tornare a vincere solo recuperando competenza, unità e autorità tecnica, valori che l’attuale gestione non sembra garantire.
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