
L’avventura di Lewis Hamilton in Ferrari è iniziata nel peggiore dei modi, e la stampa inglese non ha perso tempo per affondare il colpo. Il deludente decimo posto nel Gran Premio d’Australia ha scatenato critiche durissime, non solo nei confronti del sette volte campione del mondo, ma anche di una Ferrari che, ancora una volta, si è rivelata incapace di trasformare i proclami in risultati concreti.
F1:stampa inglese boccia Hamilton, 'sapore di un tour d'addio'. Sun ricorda la furia dell'inglese alla radio col suo ingegnere #ANSAmotori #ANSA https://t.co/QgIc24k3NV
— ANSA Motori (@ANSA_Motori) March 17, 2025
Secondo il Daily Mail, il debutto di Hamilton a Maranello “ha già il sapore di un tour d’addio“. Il pilota britannico si è trovato a lottare nelle retrovie senza mai riuscire a trovare il feeling con la vettura e con il nuovo ingegnere Riccardo Adami.
La sua frustrazione è esplosa via radio nel finale di gara, quando, dopo aver perso diverse posizioni, ha chiesto in che posizione si trovasse. Alla risposta che era in nona, Hamilton si è lasciato andare a un’esclamazione colorita, dimenticando il microfono aperto. (continua dopo la foto)

Ma il problema non è solo il campione britannico. La Ferrari ha vissuto un’altra giornata da incubo, battuta da ben sei team e costretta a incassare l’ennesima lezione da una McLaren che, senza proclami, è arrivata in Australia e ha dominato la gara.
Il contrasto con la Scuderia di Maranello è stridente: mentre la squadra di Woking ha lavorato in silenzio per presentarsi competitiva, la Ferrari ha passato l’inverno tra dichiarazioni ambiziose e illusioni, salvo poi crollare al primo vero confronto in pista.
Ferrari, la stampa inglese boccia tutti
Il fallimento è totale, sotto tre aspetti fondamentali: prestazioni mediocri, strategie sbagliate e comunicazioni al limite dell’assurdo. La giustificazione degli scarsi risultati in qualifica con la promessa di una gara più solida si è rivelata l’ennesima illusione. Il cronometro ha certificato un distacco abissale da Norris e Piastri, con Leclerc e Hamilton costretti ad azzardare una tattica disperata, rivelatasi disastrosa.
A peggiorare il quadro, il confronto con la Mercedes, che pur tra mille difficoltà sembra ancora una vettura competitiva, e con il giovane Antonelli, capace di raccogliere più punti della coppia Ferrari al debutto. Mentre Verstappen continua a sfruttare al meglio una Red Bull tutt’altro che perfetta, a Maranello si accumulano errori e scelte incomprensibili.
In attesa del prossimo appuntamento in Cina, Leclerc ha già messo le mani avanti definendo la pista di Shanghai “nemica“. Un altro modo per preparare il terreno a nuove giustificazioni, nella speranza di non assistere a un’altra domenica da incubo.
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