
La Ferrari continua a inseguire il suo passato, ma resta lontana dalle prestazioni che oggi caratterizzano le vetture vincenti. Gli aggiornamenti si susseguono, le promesse pure, ma la SF-25 pare incapace di trovare stabilità. In pista si alternano weekend opachi, strategie incerte e prestazioni troppo altalenanti per un team che ambisce al vertice. Con qualche picco che sembra più dettato dalle circostanze che dalla programmazione. E a farne le spese è soprattutto Lewis Hamilton.
Lewis Hamilton-Ferrari: il ‘colpo del secolo’ potrebbe avere senso solo a partire dal 2026 – Al netto della sfera emozionale, qualcosa oggi non convince nel matrimonio tra l’inglese e Maranello. Si punta tutto sul nuovo ciclo regolamentare?#Ferrari https://t.co/3Puf4InanA
— Diego Catalano (@diegocatalano77) June 4, 2025
In Spagna, l’ex campione del mondo ha vissuto un altro week end opaco. Quinto in qualifica, sesto al traguardo – grazie anche alla penalità inflitta a Max Verstappen. Ma il piazzamento dice poco del reale malessere del britannico, che non ha nascosto il suo disappunto: “È la peggiore gara che mi sia mai capitata in termini di bilanciamento della vettura. Non c’è niente di positivo”. (continua dopo la foto)

Hamilton non usa mezzi termini. In radio, durante la corsa, si era già sfogato con l’ingegnere Riccardo Adami: “C’è qualcosa che non va in questa macchina. È la peggiore che abbia mai guidato”. Una sentenza che pesa, perché arriva da un pilota che nella sua carriera ha guidato e vinto con vetture di ogni tipo. E che oggi, nella Ferrari, sembra perso in un labirinto tecnico da cui fatica a uscire.
Anche nel post-gara, davanti alle telecamere di Sky Sport UK, Hamilton ha confermato la sua frustrazione: “Cosa volete che dica? È stato tutto terribile. Non c’è bisogno di spiegare, è evidente. Probabilmente è solo colpa mia”. Una dichiarazione che mescola rabbia e autocritica, ma che sottolinea ancora una volta la mancanza di certezze tecniche nella nuova avventura in rosso.
A tentare di placare gli animi ci ha pensato Frédéric Vasseur, team principal Ferrari, che ha voluto smorzare i toni: “Lewis ha completato il 70% della gara davanti a George Russell, e non credo che George descriva la sua gara come un disastro. Abbiamo avuto un problema con la macchina durante l’ultimo stint prima della Safety Car. Il risultato non è positivo, ma Hamilton è stato a lungo competitivo”.
Un tentativo di rassicurazione che però non cancella la sensazione di smarrimento attorno al progetto SF-25. La macchina ha problemi evidenti, e sembra che quando dai box riescono a risolverne uno se ne presenti subito un altro. La Ferrari resta una squadra in cerca di sé stessa, con un Hamilton che, almeno per ora, non è ancora riuscito a trovare il suo posto in questo nuovo mondo.

Il dato resta impietoso: in otto gare del Mondiale 2025, la Ferrari non ha ancora lasciato il segno. A parte il circuito anomalo di Montecarlo con il secondo posto di Leclerc, ha centrato solo due terzi posti e quasi sempre approfittando di condizioni particolari.
Hamilton, approdato a Maranello per tornare a vincere, si ritrova immerso in uno stato di costante insoddisfazione, in cui anche i pochi lampi di competitività non bastano a restituire fiducia. E la Sprint vinta nel primo GP sembra un ricordo lontano.
Resta ora da vedere se il pilota britannico riuscirà davvero a ripartire, come spera Vasseur. O se questa stagione si trasformerà in una lunga rincorsa fatta più di rimpianti che di progressi. L’umore dell’ex campione del mondo non aiuta, ma il nodo resta la macchina. E qualcuno guarda già al 2026, segno che questa stagione regalerà poche soddisfazioni.
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