La voce dell’anima: chi è davvero JJ?
Johannes Pietsch, in arte JJ, è nato a Vienna nel 2001, ma ha passato l’infanzia tra grattacieli e tramonti arabi a Dubai, per poi tornare in Austria all’età di 15 anni. La sua passione per la musica non è nata per caso: ha studiato canto lirico presso la scuola dell’Opera di Stato di Vienna, dove ha scoperto il suo straordinario talento da controtenore, una rarità nella scena pop contemporanea.
La sua voce – eterea, precisa, capace di toccare vette altissime – ha qualcosa di mistico. Ed è proprio questa combinazione tra formazione classica ed estetica moderna ad averlo reso così unico: un artista che può cantare una ballata elettronica come fosse un’aria d’opera. Una commistione che ha fatto vibrare l’Europa intera.
Dalle delusioni alla consacrazione: il percorso di JJ
Il successo non è arrivato subito. Prima dell’Eurovision, JJ aveva tentato di emergere partecipando a The Voice UK e alla trasmissione austriaca Starmania, senza però riuscire a imporsi. Ma ha continuato a studiare, a perfezionarsi, a credere nel suo percorso. Oggi è iscritto al corso di canto solista presso l’Università Privata di Musica e Arte di Vienna, e continua a calcare i palchi dei teatri d’opera.
Prossimamente sarà in scena in una nuova produzione de “Il Flauto Magico” di Mozart, segno che la sua carriera continua a muoversi su binari paralleli: la musica classica da una parte, il pop internazionale dall’altra. Una doppia anima che lo rende irraggiungibile, imprevedibile, magnetico.
Tra mistero, lingue e cultura: il fascino senza etichette
Oltre al talento musicale, JJ conquista anche per il suo spirito cosmopolita. Con madre filippina e padre austriaco, ha sviluppato un’identità fluida e multilingue: parla correntemente tedesco, inglese, francese e tagalog. Ma è la sua riservatezza a renderlo ancora più intrigante. Poco si sa della sua vita privata, niente scandali, nessun gossip: solo arte, studio, passione.
Questo alone di mistero ha amplificato il suo fascino. JJ è un enigma musicale, capace di unire mondi, linguaggi e culture diverse con la sola forza della voce. E ora che l’Europa lo ha conosciuto, è chiaro che il suo nome non scomparirà presto dalle scene.
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