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Europa League, una Lazio devastante distrugge la Real Sociedad: e Baroni può sorridere

Europa League, sono bastati pochi minuti a una Lazio davvero devastante per chiudere i giochi contro gli spagnoli della Real Sociedad. Un avversario che sulla carta poteva essere ostico, invece è sbriciolato da un inizio straordinario dei biancocelesti. Che al 5′ sono già in vantaggio dopo aver recuperato un pallone a centrocampo. Sulla punizione seguente, Gila raccoglie l’assist di Nuno Tavarez e, con un gran destro da dentro l’area, fulmina il portiere spagnolo.

Al 14′ due clamorose occasioni in un minuto: nella prima Dia, con un’azione personale si trova a tu per tu con Remiro, ma l’estremo difensore è reattivo e salva la sua porta. Passano pochi secondi e un colpo di testa ravvicinato di Castellanos sembra varcare la linea, ma la tecnologia rivela che la palla non è entrata per pochissimi centimetri.

Al 23′ l’unico brivido per la Lazio, con un tiro di Kubo che coglie il palo. Ma la squadra di Baroni ricomincia subito ad attaccare in massa, e al 25′ uno spaesatissimo Munoz prende il secondo giallo dopo essere stato ubriacato dalle giocate di Isaksen. Già non c’era partita prima, dopo che la Real Sociedad rimane in 10 diventa un tiro al bersaglio.

La Lazio segna altre due reti prima dell’intervallo, la prima al 32′ con Zaccagni, che sfrutta un perfetto assist di Isaksen e da una decina di metri non dà scampo al povero Remiro. Che due minuti dopo capitola per la terza volta su un colpo di testa di Castellanos, bravissimo a prendere il tempo alla difesa su un cross di Tavares.

Lazio qualificata agli ottavi senza passare dai play off

La partita di fatto finisce qui. La Lazio leva il piede dall’acceleratore e non infierisce, mentre gli spagnoli si rifugiano nella loro area e fanno muro, nel tentativo di evitare almeno l’imbarcata. Il secondo tempo per larghi tratti sembra una partitella attacco contro difesa, con la Lazio che si diverte, cerca giocate di qualità e non esagera.

C’è ancora tempo per registrare una traversa dell’eterno Pedro, con un gran tiro che Ramiro non avrebbe mai potuto intercettare, e l’esordio del giovane Balde, a cui Baroni concede una ventina di minuti di gloria. A 9′ dalla fine, i biancocelesti si distraggono e nell’unica azione del secondo tempo gli spagnoli trovano il gol della bandiera con Barrenechea.

Non succede nient’altro e Baroni può gioire: la sua squadra si è qualificata per gli ottavi di Europa League senza passare attraverso i play off. E se gioca così, la Lazio può davvero sognare.

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