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Elisa travolta da una ruspa, colpo di scena su Lerry Gnoli: cosa si scopre

Pinarella, ruspa travolge e uccide turista in spiaggia: cosa si scopre su Lerry Gnoli

A rendere ancora più delicata la posizione di Gnoli è un precedente penale per omicidio stradale. Nel marzo 2022, aveva investito e ucciso Giuseppe Quercioli, 83 anni, mentre era alla guida di un furgone sotto l’effetto di stupefacenti. Per questo, il prefetto aveva disposto la revoca della patente, provvedimento ancora valido. Un nodo che ora si lega alla tragedia del 24 maggio: poteva guidare legalmente la ruspa? Secondo Manes, sì: «Possiede il patentino richiesto per manovrare quel mezzo, che è diverso dalla patente di guida», riporta Il Corriere di Bologna. Un punto che la Procura sta verificando con attenzione, vista la gravità delle conseguenze e i precedenti dell’indagato.

Le indagini proseguono: si cercano responsabilità più ampie

L’inchiesta non si ferma alla figura di Gnoli. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire chi gli abbia effettivamente commissionato i lavori, e come mai fosse operativo in un’area pubblica senza permessi scritti. Il consorzio Consar, per cui lavora formalmente il figlio dell’indagato, ha preso le distanze da qualsiasi coinvolgimento. Lo stesso vale per la Cooperativa Bagnini, che ha segnalato subito l’irregolarità. I dubbi si moltiplicano: c’erano davvero accordi plurimi o si trattava di un’iniziativa isolata? Intanto, la comunità di Cervia resta sotto shock per una morte avvenuta in pieno giorno, sotto gli occhi di molti. La verità giudiziaria è ancora lontana, ma l’indignazione cresce.

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