La vita familiare secondo Mario: “Non c’erano segnali di una tragedia imminente”
Mario ha escluso l’esistenza di un ambiente familiare insostenibile: «Che mio padre soffrisse di depressione ormai lo sanno tutti, ma nessuno avrebbe mai pensato potesse succedere una cosa simile. Lui seguiva le terapie e prendeva i farmaci. A casa non c’era un ambiente malato».

Il dolore di una comunità e il futuro incerto dei sopravvissuti
La comunità di Paupisi si è stretta attorno a Mario, unico superstite di una famiglia annientata in poche ore. Il giovane porta il peso di una colpa che non gli appartiene, mentre il paese resta segnato da un vuoto profondo. Restano la memoria di Elisa Polcino e di Cosimo, la speranza per Antonia e il difficile percorso di ricostruzione per chi è sopravvissuto a una violenza inspiegabile.