Edoardo Bove, la beffa dopo il malore
Bisognerà aspettare ancora qualche tempo prima di aver un quadro chiaro di che cosa sia accaduto domenica al Franchi a Edoardo Bove, un quadro che permetterà poi di comprendere quale sarà il suo futuro sportivo. Si parla di un’aritmia ventricolare con “torsione di punta” in concomitanza di un calo di potassio nel sangue, un’ipotesi che andrà ulteriormente approfondita anche per capirne le cause. Quel che è certo è che l’uso del defibrillatore e l’intervento dei soccorsi gli hanno salvato la vita. Nei prossimi giorni verranno effettuati accertamenti per stabilire le cause che hanno determinato la situazione critica.
Una volta capito che il ragazzo è fuori pericolo, la domanda che tutti si pongono adesso è: Bove tornerà in campo? Le regole in Italia sono più severe che altrove (in Inghilterra a Eriksen è concesso di giocare con un defibrillatore sottocutaneo) e se l’aritmia ventricolare fosse confermata la strada per il rientro in campo sarebbe lunga e in salita. Per il centrocampista viola ci sarà una sospensione temporanea dall’attività agonistica per “evento avverso” in attesa che gli esami facciano il loro corso. (continua dopo la foto)
L’idoneità sportiva
I primi accertamenti nel capire l’idoneità sportiva sono la risonanza magnetica cardiaca e una Tac alle coronarie, poi si passerà a una diagnosi per la quale potrebbe rendersi necessario anche un test sotto sforzo. Il tutto per capire se il cuore di Edoardo è a rischio di recidiva. La decisione finale in questi casi spetta a commissioni mediche che in passato hanno riammesso Fadiga e Cassano. “Non possiamo ancora parlare del futuro in termini di attività agonistica, ma siamo tutti più tranquilli”, dice il dg della Fiorentina, Alessandro Ferrari.
Solamente dopo la fine di tutti i test si potranno capire le reali condizioni cardiache di Edoardo Bove che potrebbe avere anche necessità dell’inserimento di un defibrillatore sottocutaneo, un dispositivo impiantato chirurgicamente in grado di rilevare costantemente il battito cardiaco irregolare o ritenuto pericoloso, producendo uno shock salvavita per riportare il ritmo alla normalità. Se le future analisi e controlli medici porteranno a questa soluzione, Bove dovrà dire addio certamente all’attività agonistica almeno in Italia, visti i precedenti.
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