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Donna incinta al nono mese precipita dal secondo piano: è tragedia

Dimessa dai servizi psichiatrici appena un giorno prima

Un dettaglio chiave, emerso nel corso delle verifiche, ha aperto un nuovo fronte d’indagine. La trentunenne, infatti, era stata ricoverata in una struttura psichiatrica della USL di Foligno e dimessa il giorno prima della tragedia, sabato 12 luglio. Secondo quanto riportato da RaiNews, la donna soffriva da tempo di disturbi psichici e il suo quadro clinico era noto ai servizi socio-sanitari del territorio.

Questa informazione solleva inevitabili domande sulle valutazioni mediche che hanno portato alla sua dimissione e sulle eventuali misure di sicurezza adottate. La coppia, di origine albanese, era infatti seguita da assistenti sociali, ma qualcosa potrebbe essere andato storto nel delicato passaggio tra la struttura sanitaria e il ritorno a casa.

Una comunità sconvolta dal dolore

La città di Terni si è stretta in un silenzio sgomento. La notizia si è diffusa rapidamente e ha generato un’ondata di commozione e incredulità. La tragedia ha colpito al cuore un’intera comunità e riportato sotto i riflettori un tema spesso ignorato: quello della fragilità mentale e della necessità di un sistema di assistenza più efficace, costante e presente.

In molti si chiedono se tutto questo potesse essere evitato. Le indagini, coordinate dalla Procura, stanno procedendo per accertare eventuali responsabilità, ma il dolore resta. Un dolore doppio: per una madre che lotta tra la vita e la morte, e per un bambino che non ha mai potuto vedere la luce.

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