Il caso Garlasco si trova nuovamente al centro dell’attenzione giudiziaria dopo quasi vent’anni di incertezze e riaperture. Recenti accertamenti scientifici hanno evidenziato elementi significativi riguardanti il DNA recuperato sotto le unghie di Chiara Poggi, la giovane vittima dell’omicidio avvenuto nel 2007. Una posta elettronica certificata, trasmessa dalla consulente tecnica nominata dal Tribunale di Pavia, Denise Albani, rappresenta il fulcro dei nuovi sviluppi. Il documento presenta risultati che potrebbero incidere in modo determinante sull’iter processuale.

Nuovi sviluppi nel caso Garlasco: analisi genetiche
La comunicazione tra le parti coinvolte contiene una relazione dettagliata sull’esito dell’incidente probatorio. Secondo quanto emerso, la perita della polizia scientifica ha confermato le conclusioni del consulente della procura Carlo Previderé, rilevando che il DNA isolato presenta compatibilità con la linea Y maschile appartenente alla famiglia di Andrea Sempio. In precedenza, tali tracce erano state considerate non sufficientemente affidabili per via della loro fragilità, ma l’applicazione di nuove tecniche biostatistiche, riconosciute a livello internazionale, ha permesso di ottenere risultati più attendibili.

Analisi del DNA: tecnologie avanzate e confronti genetici
L’evoluzione delle metodologie di analisi ha consentito di esaminare in modo più approfondito il campione genetico, ritenuto in passato troppo deteriorato. Le nuove indagini hanno evidenziato la compatibilità di 12 marcatori su 16, avvalorando le tesi già espresse dalla Procura e dal genetista Ugo Ricci. Questi riscontri hanno portato alla riapertura del fascicolo precedentemente archiviato nel 2017. In seguito a tali conclusioni, ritenute da chi segue il caso come una svolta di grande rilevanza, Andrea Sempio ha rilasciato alcune dichiarazioni.
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