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Del Potro, il dramma del tennista argentino: “Dolore senza fine, è un incubo”

Juan Martin Del Potro si prepara a dire definitivamente addio al tennis. Il prossimo 1 dicembre, l’ex campione argentino scenderà in campo per un’esibizione contro Novak Djokovic, ma l’evento non sarà solo una celebrazione della sua carriera, bensì un addio amaro.

In un commovente video pubblicato su Instagram, Del Potro ha raccontato le difficoltà fisiche e mentali che lo accompagnano dal ritiro ufficiale avvenuto nel febbraio 2022. Del Potro ha descritto il calvario che affronta ogni giorno a causa dei problemi cronici al ginocchio.

“Non riesco a salire le scale senza dolore. Mi fa male guidare, dormire. Non posso giocare a calcio, né a padel. Mi hanno tolto ciò che amavo di più: giocare a tennis. È un incubo senza fine“, ha dichiarato l’argentino, che oggi vive con un regime quotidiano di sei o sette pillole per gestire il dolore, l’ansia e gli effetti collaterali.

“Faccio buon viso a cattivo gioco, ma dentro sto malissimo“, ha aggiunto. La sua odissea medica è iniziata nel 2018 con il primo intervento chirurgico al ginocchio, seguito da altri sette operazioni eseguite in diverse parti del mondo. Nonostante i tentativi, le cure non hanno mai risolto il problema. “Ogni volta che mi operavano speravo che fosse la soluzione, ma dopo pochi mesi tornavo dai medici perché non funzionava”. (continua dopo la foto)

Del Potro ha inoltre rivelato particolari inediti, come il viaggio in Svizzera subito dopo la sua ultima partita contro Federico Delbonis, per un ulteriore intervento: “Nessuno sapeva che il giorno dopo quella partita mi sarei operato per la quinta volta”.

La riabilitazione è stata lunga e dolorosa, con oltre 100 infiltrazioni e un sesto intervento negli Stati Uniti. “La mia vita è stata questa da allora: sofferenza quotidiana“. Il futuro resta incerto per l’argentino. “Alcuni medici mi suggeriscono di mettere una protesi per migliorare la qualità della vita, altri dicono che dovrei aspettare i 50 anni. Ma da quando ne ho 31 non riesco a correre né a salire le scale. Devo aspettare altri 15 anni? È terribile“.

Del Potro sogna un giorno di poter vivere senza dolore. La partita contro Djokovic rappresenta per lui un’opportunità di rivivere la gioia del tennis, anche se solo per qualche ora. “Djokovic è stato molto generoso nell’accettare il mio invito. Sarebbe bellissimo se almeno per due o tre ore potessi sentirmi in pace e felice, senza dolore, su un campo da tennis”, ha concluso l’argentino, lasciando trasparire tutta l’emozione di un addio difficile, ma inevitabile.

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