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Daniele De Rossi a ruota libera: “Per molti in squadra ero un amico”, poi parla di Totti e di… Sinner

Daniele De Rossi ha parlato a ruota libera della sua esperienza alla Roma e di altri argomenti, fra cui anche un accenno a… Sinner. Durante la sesta edizione dello Sport Industry Talk, organizzato da RCS Academy al Maxxi di Roma, l’ex tecnico giallorosso ha condiviso riflessioni sulla sua carriera, sul calcio e su icone come Francesco Totti e, appunto, Jannik Sinner.

Intervistato da Walter Veltroni, l’ex capitano giallorosso ha parlato con sincerità, offrendo uno sguardo unico sul mondo dello sport. Tra i momenti più intensi dell’intervista, De Rossi ha ricordato il suo rapporto con Francesco Totti, definendolo il giocatore più forte e affascinante con cui abbia mai giocato. “Aveva una luce unica, una leadership silenziosa e che parlava con i gesti”.

De Rossi ha sottolineato il privilegio di averlo vissuto sia da compagno di squadra che da tifoso adolescente. “Era semplicemente speciale“. Accanto a Totti, De Rossi ha citato anche Zidane come avversario bello da vedere e fortissimo, e ha confessato di aver trovato in Clarence Seedorf il giocatore più difficile da affrontare: più forte fisicamente, tecnicamente e più rapido nelle scelte.

Riguardo al suo periodo come allenatore della Roma, De Rossi ha raccontato le difficoltà di passare da capitano a guida tecnica. “Per molti giocatori ero un amico, ma bisogna saper mantenere una certa distanza per gestire il gruppo”.

De Rossi ha sottolineato anche l’importanza della gestione delle risorse umane e del percorso, più che del risultato finale. Ha citato esperienze personali come la finale degli Europei 2012, persa contro la Spagna, dicendo che non ha vinto tantissimo a livello di club, ma è legato ai percorsi. Per lui la vittoria non rende necessariamente felici, anche se chi vince ha sempre qualcosa in più da dire. E su questo punto, ha fatto l’esempio di Gasperini.

Daniele De Rossi e il calcio giovanile

L’ex tecnico della Roma ha espresso il suo apprezzamento per Jannik Sinner, evidenziando il valore aggiunto delle sue vittorie in competizioni di squadra come la Coppa Davis. Ha detto che quando Sinner vince sono tutti contenti, ma che quando lo fa in Davis sono ancora più contenti. “È bello vedere giovani lottare per il nostro Paese con facce pulite e grande dedizione“.

Infine, De Rossi ha sottolineato la bellezza della semplicità nel calcio, spesso sottovalutata. Ha detto che il calcio è uno sport semplice, ma che fare cose semplici come Rodri richiede mille pensieri. È difficile e avvicina la gente. “Il calcio giovanile è troppo tattico“, ha concluso. “Spero che in futuro ci sia un ritorno al divertimento e alla creatività”.

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