x

x

Vai al contenuto

Cosa cambia tra terra rossa e cemento?

Terra rossa o cemento

Nel tennis si sta per aprire la stagione primaverile e allora ritorna una classica domanda sulle superfici di gioco. Meglio la terra rossa o il cemento? E, addirittura, cosa cambia per i campi in erba naturale?

LEGGI ANCHE: McEnroe, l’antipatico più amato di sempre 

La risposta ovviamente è complessa e dipende in larga parte dal tipo di giocatore incarnato.

Si possono fare fino a qui discorsi generici che rispondono al tipo di tattica che amate fare o come rispondete a livello di movimenti sulle diverse superfici di gioco. Ovviamente il materiale del suolo non è l’unico parametro che incide sul set. Contano anche dove si gioca a livello di altitudine, per stabilire la velocità, a seconda dell’aria più o meno rarefatta, o il tipo di palline, più dure o morbide.

Terra rossa come Nadal

La terra rossa è il regno di chi ama stare a bordo campo e giocare di potenza come il grande campione Rafael Nadal.

Sui campi in terra rossa il rimbalzo della palla è rallentato dalla superficie sconnessa. Quindi la traiettoria della palla rallenta ed è spesso irregolare. L’atleta può compiere movimenti più mobili e fare delle scivolate. Tendenzialmente il colpo avviene da fondo campo e giocatori molto forti fisicamente sono aiutati da questa superficie.

[content-egg module=Amazon template=list next =1]

[content-egg module=Ebay template=list next =1]

L’erba naturale come Wimbledon

Qui si gioca con un altro elemento ‘naturale’, l’erba verde. Qui la palla tende a essere bassa come traiettoria, e quindi ‘chiama’ i giocatori sotto rete con più facilità e di solito favorisce l’attacco. Tra i giocatori molto forti sull’erba ci sono Cilic, in virtù del servizio e della capacità di reagire al colpo dell’avversario e il re Roger Federer con il suo rovescio anticipato.

Il sintetico (cemento e altri materiali)

[content-egg module=Amazon template=list next =1]

Qui la superficie di gioco è formata da materiali prodotti artificialmente e di solito il rimbalzo è lento e regolare. Si tratta di una superficie ben parametrata che non favorisce né l’attacco né la difesa. Ma attenzione perché molto dipende dal tipo di materiale sintetico utilizzato (asfalto, pvc, nylon o altri). In generale possiamo dire che qui la palla arriva molto più veloce. Campioni di questa superficie sono, oltre al già citato Federer, anche Novak Djokovic che detiene uno dei numeri più alti di vittorie su questo tipo di campo.

Infine l’ultimo degli avvertimenti: prima di scegliere dove giocare dovete capire che tipo di giocatore siete. Da lì, dalla consapevolezza, parte ogni mossa tattica.