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Conclave, perché il gabbiano della Cappella Sistina resterà lì fino alla fine e cosa rischia

Perchè il gabbiano resterà lì

Il gabbiano probabilmente resterà vicino al comignolo della Cappella Sistina perchè ha nidificato sul tetto e ora si prende cura dei suoi piccoli. Questa scelta di nidificazione riflette l’adattabilità dei gabbiani reali (Larus michahellis), che negli ultimi decenni hanno colonizzato le aree urbane di Roma, trovando nei tetti dei palazzi e dei monumenti un ambiente ideale per la riproduzione.

La scelta dei gabbiani di nidificare su edifici storici e monumenti non è nuova. A partire dagli anni ’70, questi uccelli hanno iniziato a stabilirsi stabilmente nei centri urbani, attratti dalla disponibilità di cibo e dalla mancanza di predatori naturali. La loro presenza in luoghi simbolici come la Cappella Sistina aggiunge un elemento di riflessione sulla convivenza tra natura e cultura, tra il mondo animale e le attività umane. Mentre il Conclave prosegue e il mondo attende l’annuncio del nuovo Papa, il gabbiano sul comignolo rimane un silenzioso osservatore, ricordandoci l’importanza di considerare l’impatto delle nostre azioni sull’ambiente e sugli altri esseri viventi. (Continua…)

Cosa rischia

La presenza del gabbiano sul comignolo ha suscitato preoccupazioni riguardo alla sua sicurezza e a quella dei suoi pulcini, soprattutto in relazione alle fumate che annunciano l’esito delle votazioni del Conclave. Dal 2005, per rendere le fumate più visibili, il Vaticano utilizza una seconda stufa che brucia composti chimici specifici: per la fumata bianca si impiegano perclorato di potassio, lattosio e colofonia; per quella nera, carbone e zolfo. Queste sostanze, sebbene pensate per garantire la visibilità del fumo, potrebbero rappresentare un rischio per la salute degli uccelli presenti nelle vicinanze. Tuttavia, al momento non sono stati segnalati effetti negativi evidenti sui gabbiani o sui loro piccoli.

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