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Colpaccio Lazio a Bergamo, la Dea cade e il sogno scudetto è rimandato alla prossima stagione

Atalanta-Lazio 0-1, la Dea cade in casa e dice addio al sogno scudetto: ai biancocelesti basta un gol di Isaksen per espugnare il “Gewiss”. Con un successo esterno che pesa come un macigno, la Lazio rilancia le proprie ambizioni europee e complica ulteriormente il cammino dell’Atalanta, alla terza sconfitta casalinga consecutiva.

A decidere la sfida del Gewiss Stadium è Isaksen, che al 54’ firma il gol vittoria approfittando di un errore difensivo. La squadra di Marco Baroni torna a respirare aria d’alta classifica, mentre i nerazzurri di Gasperini devono ora guardarsi le spalle, oltre che puntare la prossima sfida contro il Bologna come un vero e proprio spartiacque stagionale.

Primo tempo con poche emozioni

La prima frazione di gioco si è rivelata tattica e bloccata, con la Lazio ben organizzata nel chiudere gli spazi e l’Atalanta incapace di trovare soluzioni efficaci in fase offensiva. Lookman e Cuadrado, scelti per supportare Mateo Retegui, hanno provato ad accendere la manovra con iniziative individuali, ma senza incidere. Retegui, in particolare, è stato annullato dalla solida coppia centrale Gila-Gigot, mentre il centrocampo nerazzurro ha faticato a costruire gioco fluido.

Isaksen punisce, la Lazio sogna

Nella ripresa, la Lazio ha aumentato il ritmo, cercando con maggiore insistenza la profondità. Dele-Bashiru ha scaldato i guanti di Carnesecchi con un tiro dalla distanza, mentre sull’altro fronte Retegui ha provato la risposta immediata, ma il suo tentativo è stato neutralizzato da Mandas. Proprio il portiere greco, con un lungo rinvio, ha avviato l’azione che ha portato al gol: una lettura errata di Hien ha permesso ancora a Dele-Bashiru di inserirsi e servire Isaksen, bravo a insaccare con freddezza.

Atalanta in crisi, Lazio cinica

La reazione atalantina è stata inesistente, confermando un periodo nero che vede la squadra di Gasperini con solo cinque vittorie nelle ultime diciannove partite del 2025. L’ultima affermazione casalinga in Serie A risale addirittura a dicembre. La Lazio, al contrario, ha sfiorato il raddoppio in almeno due occasioni, dimostrando maturità e solidità. Per Zaccagni e compagni, il sogno Champions League resta vivo e concreto.

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