
Claudio Ranieri lo ha fatto di nuovo. Alla soglia della pensione, allunga a 18 i risultati utili consecutivi e sbanca San Siro nell’ultima grande recita, tenendo vive le speranze Champions della Roma e spegnendo il sogno scudetto di Inzaghi. Un capolavoro tattico che ha annichilito l’Inter per tutto il primo tempo, che non si è concluso con un margine di vantaggio maggiore solo per l’imprecisione dei giallorossi sotto porta.
Lavoro clamoroso di Claudio #Ranieri sulla panchina dell’#ASRoma. 18 risultati utili di fila (13 vittorie e 5 pari). Fosse arrivato prima la #Roma sarebbe in pantofole in ChampionsLeague. Ps Sicuri sicuri che ai giallorossi convenga prendere un altro allenatore a giugno? pic.twitter.com/E4XmeVkxTp
— Nicolò Schira (@NicoSchira) April 27, 2025
“Siamo venuti qui per vincere, la voglia credo si sia vista”, racconta Ranieri. Una Roma coraggiosa, che ha osato nella prima mezz’ora, prima di dover contenere una Inter superiore per valori tecnici. Ma anche nel secondo tempo le occasioni migliori, a ben guardare, le hanno avute i giallorossi.
Ranieri entra nel dettaglio della vittoria, svelando il suo piano tattico: “Ho riproposto quello che avevamo fatto a Udine con Koné e Soulé. Gli ho fatto rivedere quella partita e hanno risposto alla grande”. Il tecnico romano ha ancora una volta confezionato un capolavoro di strategia e realismo, ribadendo però la necessità di rimanere concentrati: “Ora testa alla Fiorentina, non possiamo distrarci”.
Con questa vittoria, Ranieri e la Roma raggiungono il record europeo di successi di “cortomuso“, ben otto. “Nei primi trenta minuti dovevamo capitalizzare di più“, ammette Ranieri senza veli. “Spesso vinciamo 1-0 sprecando tanto, ma alla fine contano solo i tre punti“. Una filosofia semplice, ruvida, come le mani di chi ha costruito carriere e miracoli.
Il sorriso non tradisce dubbi: Claudio Ranieri conferma il suo addio alla panchina. “Voglio solo il bene della Roma. Non ci ripenso: il tesserino l’ho già riconsegnato a Coverciano“. E aggiunge con un’ironia dolceamara: “Se mi manca, me ne vado al giardinetto”.
Il tecnico si lascia andare a una riflessione commossa: “Mi sono emozionato vicino alla salma del Santo Padre, e anche oggi nel minuto di raccoglimento”. Ranieri sottolinea il lascito umano di Papa Francesco: “Ha sempre cercato il bene degli ultimi. Spero che il suo esempio venga seguito, altrimenti sarà stato tutto inutile“.
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