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Chiara Petrolini, interviene Paolo Crepet

La riflessione di Paolo Crepet

Paolo Crepet ha offerto una riflessione sul caso dei bimbi sepolti a Traversetolo, riportata da “Il Messaggero”. Secondo lo psichiatra, i genitori di Chiara Petrolini potrebbero non essere stati a conoscenza della situazione, o forse fingevano di non saperlo ricordando che esistano due sole ipotesi: «Tertium non datur» (non c’è una terza possibilità). «Non lo sapevano o fanno finta di non saperlo» ha ricordato il dottore. Anche sul fidanzato di Chiara, Crepet resta in dubbio, chiedendosi se fosse a conoscenza della situazione o se stesse coprendo la ragazza. (Continua a leggere dopo la foto…)

Paolo Crepet

“Storie di solitudine”, l’analisi dello psichiatra

Crepet ha poi dato la sua chiave di lettura dell’intera vicenda, toccando a 360 gradi i temi della fragilità dei rapporti sociali, sullo stato di salute della famiglia e sulla necessità di una vera e propria «rivoluzione culturale». Secondo Crepet, i legami tra genitori e figli, così come quelli sociali in generale, sono sempre più deboli, caratterizzati da una mancanza di ascolto e comprensione reciproca, soprattutto nella fase dell’età adolescenziale.

«Penso che non si conoscessero – ha proseguito -. Di genitori che sanno poco o nulla dei loro figli è pieno il Paese. Una mamma o un papà spesso (al 90%) non sanno dov’è la figlia quindicenne alle 3:00 di notte. Oppure hanno una vaga idea, anche su chi frequenta, cosa vuole e ancora meno di cosa vuole fare nella vita. Queste domande non si fanno più. Il rapporto tra genitori e figli è morto» si legge nell’articolo de “Il Messaggero”.

Domande fondamentali su ciò che i figli vogliono fare o su chi siano non vengono più poste, e il rapporto tra genitori e figli sembra essersi indebolito nel tempo. Crepet ha colto l’occasione per fare riferimento al suo libro “Non siamo capaci di ascoltarli”, scritto 30 anni fa, quando la situazione era già critica. Eventi drammatici come il duplice omicidio di Novi Ligure o il delitto di Cogne, ha aggiunto, hanno segnato un peggioramento nell’indifferenza e nella mancanza di comunicazione all’interno delle famiglie che ha portato allo sfociare di tante storie di solitudine.

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