La Ferrari ha ancora un obbligo regolamentare da rispettare nella stagione 2024 di Formula 1: far disputare una sessione di prove libere (FP1) a un rookie. In questo contesto, durante il GP di Abu Dhabi a Yas Marina, la Scuderia di Maranello schiererà al volante della SF-24 un pilota diverso da Carlos Sainz, dato che in precedenza era stato Charles Leclerc a cedere il proprio posto al giovane Oliver Bearman.
🚨BREAKING: Oliver Bearman can no longer be considered a rookie driver under F1 rules.
— MotorsportClicks (@MotorspoClicks) November 10, 2024
Due to that, Ferrari is set to use WEC regular and Le Mans champion Antonio Fuoco for the FP1 session in Abu Dhabi.
The Italian tested the F1-75 at Fiorano last week.
Via @Motorsport_IT pic.twitter.com/OfFSug9Nch
Sebbene Bearman sembri una scelta ovvia, il giovane britannico non è più qualificabile come rookie per il regolamento, che impone un limite di due GP disputati in carriera per ottenere questo status. Dopo aver corso in Brasile con la Haas, Bearman ha superato questo limite, avendo già gareggiato in altre due occasioni quest’anno (a Jeddah con la Ferrari e a Baku con la Haas). Di conseguenza, la Ferrari ha puntato su un rookie “atipico”: Antonio Fuoco.
Antonio Fuoco, 28enne, non è estraneo al mondo Ferrari e alla Formula 1, essendo pilota di sviluppo per la Scuderia. Di recente, ha trionfato nella prestigiosa 24 Ore di Le Mans nella categoria Hypercar con la Ferrari 499P, un successo che lo rende un’opzione particolarmente interessante per la Ferrari per le FP1 ad Abu Dhabi. In vista del possibile impegno nella sessione di prove libere, Fuoco ha svolto un test a Fiorano con una F1-75, monoposto Ferrari del 2022, per familiarizzare nuovamente con le dinamiche di una vettura di Formula 1.
Fuoco avrà così l’opportunità di indossare il numero #38, solitamente riservato ai piloti di riserva o sviluppo, e lavorare al fianco di Charles Leclerc, suo grande amico dai tempi dell’Academy Ferrari e compagno di squadra in Prema in Formula 2 nel 2017. Questa scelta riflette l’approccio della Ferrari, che vede in Fuoco non solo un pilota talentuoso ma anche un membro della famiglia Ferrari capace di aggiungere valore in un ruolo cruciale anche per il futuro dello sviluppo tecnico della squadra.
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