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Atalanta in Belgio per contendere al Bruges l’accesso agli ottavi di finale della Champions League. Una trasferta insidiosa per l’entusiasmo che caratterizza la squadra di casa, mentre sul piano della qualità i bergamaschi possono contare su un potenziale maggiore. I timori della vigilia sono confermati da un inizio arrembante dei nerazzurri sbagliati, almeno dal nostro punto di vista, visto che le sue squadre hanno gli stessi colori sociali.
⚽️ GOOOOOL! Rigore per il Bruges, segna al 94' #Nilsson
— RTL 102.5 (@rtl1025) February 12, 2025
#BrugesAtalanta 2-1
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Il Bruges parte a razzo e dopo 7′ minuti ha la prima occasione, favorita da una leggerezza di Hien che perde un brutto pallone. Per fortuna i belgi sprecano il contropiede in superiorità numerica con un tiro di Tzolis che Rui Patricio para senza problemi. Ma è un segnale d’allarme che sfocia, al 15‘, nel meritato gol del vantaggio dei padroni di casa: errore condiviso fra Hien e Posch, palla recuperata, cross e Jutglà si avventa sulla sfera e non perdona: 1-0.
L’Atalanta continua a soffrire soprattutto dalla parte di Posch, schierato a sinistra. Al 24′, Gasperini interviene e inverte gli esterni: il frastornato ungherese va a destra e Djimsiti scala a sinistra. La mossa del tecnico cambia la gara. Dopo una mezz’ora di sofferenza i bergamaschi finalmente trovano le misure in campo e ribaltano la situazione, gettandosi in avanti alla ricerca del pari, anche se al 30′ per poco De Cuyper non raddoppia con un tiro che finisce sull’esterno della rete.
La prima grossa occasione per gli uomini di Gasperini arriva al 40′, quando Retegui dopo un fantastico movimento in area conclude fuori di un soffio. Il Bruges sembra calare fisicamente, dopo aver pressato in maniera forsennata dall’inizio, e un minuto dopo capitola: cross al bacio di De Ketelaere e incornata perfetta di Pasalic. Un gol che ci voleva, e porta le due squadre al riposo sul pareggio.
Nella ripresa l’Atalanta prende il controllo del gioco, ma chi pensava a un calo dei belgi è rimasto deluso. Anche se la differenza tecnica emerge maggiormente il Bruges, che può contare su alcuni ottimi prospetti, non si arrende mai e cerca di ribattere colpo su colpo. E al 53′ è ancora De Cuyper a sfiorare la rete con un gran diagonale che sfila di un soffio accanto al palo destro della porta di Rui Patricio.
I nerazzurri bergamaschi non riescono a creare grosse occasioni e allora Gasperini inserisce Cuadrado per Bellanova e Samardzic per l’autore del gol del pareggio, Pasalic. Anche queste mosse sembrano funzionare: al 65′ è bravissimo Mignolet a negare il gol a Zappacosta, che da pochi passi aveva incornato un cross di un ottimo Cuadrado.
Champions League, un rigore scandaloso punisce l’Atalanta
E un minuto più tardi è Samardzic che si mangia una chance colossale quando, solo davanti al portiere, colpisce malissimo di sinistro mandando la palla abbondantemente fuori. Ora il Bruges cerca di colpire di rimessa, ed emerge la velocità di Jutglà, un attaccante davvero interessante che tiene sempre sulle spine gli uomini di Gasperini.
Ma il vero protagonista della ripresa è il portiere belga Mignolet, che è bravissimo a opporsi anche a un tiro da fuori da De Kaetelare, apparso discontinuo davanti al suo vecchio pubblico, e poi su Cuadrado. Il fattaccio avviene in pieno recupero: il Bruges riconquista una palla a metà campo, in area Hien è in vantaggio, e sul movimento, mentre è tranquillamente in possesso palla, allarga leggermente il braccio sfiorando il volto di Nilsson. Incredibilmente l’arbitro fischia il rigore.
La panchina bergamasca impazzisce di rabbia, ma nemmeno il Var corregge una decisione assurda e francamente inaccettabile. Lo stesso Nilsson insacca dal dischetto e Gasperini, furibondo, lascia il campo in anticipo. Ora bisognerà recuperare a Bergamo: l’Atalanta è più forte e ha tutte le carte per passare il turno, ma quello che si è visto in questo finale di partita è veramente ai limiti. E non lo diciamo da italiani, ma da amanti del calcio.
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