
Il supercomputer Opta ha parlato: per la Champions League 2025-26 non ci sarà spazio per i miracoli italiani. Nella simulazione di 10.000 scenari, il Liverpool emerge come grande favorito con il 20,4% di possibilità di vittoria. Un pronostico che conferma lo strapotere dei Reds, campioni d’Inghilterra in carica e reduci da un mercato da oltre 300 milioni di euro.
⚪️⚫️ #Juve, la #Champions per Opta è un miraggio: le previsioni e le favorite dell’algoritmohttps://t.co/4mhLV0n9eM
— Tuttosport (@tuttosport) September 11, 2025
Alle loro spalle, un altro club inglese: l’Arsenal con il 16%. A completare il podio il PSG campione in carica con il 12,4%, seguito da Manchester City e Barcellona con l’8,4% a testa. Più indietro, e ci pare una previsione un po’ azzardata, vista la storia del club, il Real Madrid.
E le italiane? Situazione drammatica, almeno secondo il cervellone elettronico. L’Inter finalista dello scorso anno è ferma a un 3% di chance, il Napoli addirittura all’1,4%, mentre Juventus e Atalanta condividono un misero 0,6%. Numeri che fotografano una distanza evidente dai colossi europei, aggravata dal nuovo format a campionato che penalizza chi non ha rose profonde. (continua dopo la foto)

Opta certifica anche quanto appaia complicato il girone dei nerazzurri: tra le avversarie proprio Liverpool e Arsenal, due delle prime tre favorite secondo il supercomputer. A completare la top ten delle squadre di punta, comunque, ci sono Chelsea, Real Madrid, e staccate proprio l’Inter e il Newcastle. Un quadro che conferma come le italiane siano ormai costrette a partire dietro, a caccia di imprese per sovvertire i pronostici.
Champions League, alle italiane serve un’impresa
Ma la storia della Champions insegna che i computer non segnano gol. Come ricordano gli stessi analisti Opta, “alla fine a parlare sarà sempre il campo“. E proprio lì, tra tattiche e colpi individuali, Inter, Napoli, Juventus e Atalanta dovranno smentire algoritmi e pronostici, provando a riscrivere la gerarchia d’Europa che oggi le vede così distanti dai giganti inglesi.
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