
Carlos Alcaraz ha ceduto il trono di Wimbledon in una finale leggendaria, e a strapparglielo è stato Jannik Sinner, protagonista di una prestazione memorabile che lo ha consacrato nella storia del tennis italiano e mondiale. E stavolta persino lo spagnolo, dopo la vittoria al Roland Garros, ha vissuto in campo un momento di “disperazione” sportiva.
Congratulations @janniksin for your first Wimbledon 🏆! Very well deserved! 🤝🏻 Thank you everyone for your support! 💚 I feel at home and it’s really special to play here! 🫶🏻 See you all next year! pic.twitter.com/IRrftANFlm
— Carlos Alcaraz (@carlosalcaraz) July 13, 2025
Una partita giocata a lungo sul filo dell’equilibrio, come sempre fra i due, ma nella quale il numero uno del mondo ha mostrato una superiorità tattica e mentale che ha lasciato lo spagnolo senza parole e soprattutto senza difese. Lo stesso Alcaraz, in conferenza stampa, ha raccontato il momento preciso in cui ha capito di essere nei guai.
“Non sapevo più cosa fare” ha ammesso Alcaraz, spiegando in maniera molto concreta il senso di frustrazione provato durante la finale. “Sentivo che lui era più completo di me“, ha aggiunto lo spagnolo, facendo eco a quanto detto nei giorni scorsi anche da Ben Shelton, altro sconfitto eccellente dell’altoatesino a Wimbledon.
Shelton, in particolare, aveva parlato della velocità della palla di Sinner, definendola impressionante e senza pari nel circuito. I match contro il tennista azzurro, secondo l’americano, non sono paragonabili a quelli con gli altri giocatori… a parte Alcaraz. Segno di quanto gli altri tennisti riconoscano la superiorità dei due “ragazzi terribili” del tennis di oggi. (continua dopo la foto)

Ieri però è stato l’italiano, un po’ a sorpresa almeno a giudicare dai pronostici di altri giocatori o ex giocatori, a prendere le redini e a non mollarle più. Il servizio di Sinner dal secondo se in poi, la capacità di rispondere con lucidità ai colpi più potenti dello spagnolo e una condizione fisica impeccabile: tutto ha contribuito a spegnere le certezze di Alcaraz.
Nonostante la delusione per la sconfitta in una finale Slam, Alcaraz ha mostrato grande sportività: “Sono molto orgoglioso del mio tour sull’erba. Perdere una finale è sempre difficile, ma abbiamo imparato ad accettare le cose come vengono e a cogliere gli aspetti positivi”.
Il rispetto tra i due campioni si è visto anche dopo la partita. “Mi congratulo con Jannik ogni settimana” ha detto Alcaraz. “Hai un team fantastico intorno a te, sono felice per te. E sono felice che riusciamo a costruire un buon rapporto fuori dal campo e una grande rivalità dentro al campo, che mi permette di migliorare ogni giorno”. (continua dopo la foto)

Un’ammissione che dice molto della statura non solo sportiva, ma anche umana di Carlos Alcaraz e, quasi come in uno specchio, delle stesse qualità nel campione azzurro. Un rapporto umano che rende ancora più interessante seguire questa rivalità sportiva, fatta di rispetto e anche di affetto. Ma poi in campo… nessuna pietà, la sfida continua.
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