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Boxe, Imane Khelif non ci sta: “Esclusa dai mondiali? Ecco cosa farò adesso”

Boxe, la pugile algerina Imane Khelif si scaglia contro l’Iba dopo l’esclusione dai prossimi Mondiali femminili in Serbia, in programma dal 4 marzo. L’International Boxing Association, già messa fuori legge dal Comitato Olimpico Internazionale, ha ribadito la decisione di escluderla come accadde già ai Mondiali del 2023, sostenendo che Khelif avrebbe fallito i test di idoneità sessuale.

L’Iba, guidata dal russo Umar Kremlev, ha anche annunciato denunce penali contro il Cio in Stati Uniti, Francia e Svizzera, accusandolo di minare la sicurezza delle competizioni. Dal canto suo, il Cio ha chiarito che “le atlete menzionate dall’Iba non sono atlete transgender“, respingendo le insinuazioni dell’organismo.

Khelif, che aveva vinto la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Parigi nella sua categoria dopo essere stata riconosciuta donna a tutti gli effetti dal Cio, ha deciso di rispondere con fermezza. “Sono pronta a intraprendere tutte le azioni legali necessarie. Combatterò sul ring, in tribunale e sotto gli occhi del pubblico finché la verità non sarà innegabile”, ha scritto su Instagram.

Boxe, Imane Khelif: “Accuse infondate, darò battaglia”

L’atleta ha poi accusato l’Iba di aver lanciato “accuse infondate, false e offensive” per portare avanti la propria agenda politica. “Questa non è solo una questione che riguarda me, ma anche i principi più ampi di correttezza e giusto processo nello sport“, ha aggiunto, annunciando che porterà avanti ogni battaglia legale per ottenere giustizia.

“Ho già affrontato molte avversità. Sono stata buttata a terra più volte di quante riesca a ricordare, ma non sono mai rimasta giù. Ogni ostacolo ha solo rafforzato la mia determinazione“, ha concluso Khelif, promettendo di non arrendersi.

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