
Lorenzo Bonicelli, giovane ginnasta italiano di 23 anni, sta affrontando un percorso di lenta ripresa dopo il grave infortunio avvenuto durante le qualificazioni agli anelli alle Universiadi del 23 luglio. Attualmente ricoverato presso il reparto di Neurorianimazione dell’ospedale Niguarda di Milano, Bonicelli mostra segnali di miglioramento che lasciano spazio alla speranza. Nelle ultime settimane, il quadro clinico ha evidenziato progressi significativi: il ginnasta ha iniziato a pronunciare alcune parole e ha avviato un percorso di reinserimento alimentare per tornare a nutrirsi in modo autonomo.
Lorenzo Bonicelli, l’aggiornamento sulle sue condizioni
A fornire dettagli sullo stato di salute di Bonicelli è stato Paolo Gilardoni, presidente della Ghislanzoni GAL di Lecco, società di appartenenza dell’atleta. «Gli hanno rimosso una cannula e finalmente riesce a scambiare qualche parola», ha dichiarato Gilardoni, sottolineando che la voce del ragazzo resta ancora alterata per via della presenza di una cannula di supporto alla respirazione. Per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale, «ha cominciato ad alimentarsi in modo naturale», un passaggio considerato essenziale nel lungo percorso di riabilitazione.
La strada verso la completa guarigione è ancora lunga e complessa, ma i primi segnali di ripresa lasciano intravedere una possibile evoluzione positiva. Il caso di Lorenzo Bonicelli pone l’accento sull’importanza della sicurezza nelle discipline ginniche e sulla necessità di un’assistenza specialistica tempestiva in caso di gravi infortuni.
La dinamica dell’incidente
L’incidente che ha coinvolto il ginnasta azzurro è avvenuto nel corso della terza rotazione agli anelli, quando una caduta ha provocato una sublussazione della quinta vertebra cervicale. L’intervento chirurgico ha permesso la riduzione della lesione, ma il trauma ha comportato anche un danno neurologico che ha richiesto cure intensive e la necessità di una tracheotomia nei giorni successivi per agevolare la respirazione. Questa condizione ha temporaneamente compromesso la capacità di comunicare vocalmente.
Accanto a Bonicelli non manca mai il sostegno della fidanzata Lisa Rigamonti, anch’essa ginnasta e di professione infermiera, insieme ai familiari più stretti. Le visite vengono gestite in maniera rigorosa, con ingressi contingentati al primo piano del blocco Dea dell’ospedale e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, a testimonianza dell’attenzione posta nei confronti del percorso clinico e di riabilitazione.
La raccolta fondi
La società Ghislanzoni GAL di Lecco ha promosso una raccolta fondi per sostenere le cure e il processo riabilitativo di Bonicelli. All’iniziativa hanno aderito numerosi atleti e appassionati: molti sportivi hanno donato scegliendo di restare anonimi, mentre tantissimi bambini hanno partecipato con piccoli contributi, dimostrando grande solidarietà. L’importo raccolto ha superato i 133mila euro, a conferma dell’ampio sostegno offerto dalla comunità della ginnastica italiana.
«Un grazie a piene mani alla Federginnastica, ai medici e agli amici», ha dichiarato il padre Simone, visibilmente commosso per la vicinanza dimostrata da tutto il movimento sportivo nazionale. Il calore della comunità si traduce in gesti concreti che accompagnano Lorenzo e la sua famiglia nel difficile percorso di recupero.
Il movimento della ginnastica italiana si è stretto attorno a Bonicelli, dimostrando come lo sport possa essere anche veicolo di solidarietà e vicinanza. In attesa di ulteriori aggiornamenti dall’ospedale, la speranza resta quella di vedere Lorenzo compiere ulteriori passi avanti nel suo percorso di recupero. “Bonni” può contare su una comunità pronta a sostenerlo in ogni fase della convalescenza.
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