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Bayesian, parla il capitano Curfield: la rivelazione sugli ultimi minuti prima del naufragio

“Ho salvato chi potevo”: le parole del comandante

Secondo quanto riportato dal “Corriere della Sera”, Mark Cutfield, il fratello del capitano, ha espresso incredulità per quanto accaduto ricordando che: «James è un marinaio di grande esperienza, rispettato dai colleghi, e ha navigato in tutto il mondo». Eppure le autorità stanno facendo chiarezza anche per capire se James Cutfield, che dal naufragio si è salvato, abbia fatto di tutto per salvare gli altri passeggeri. Il comandante avrebbe avuto una risposta decisa. “Ho salvato chi potevo, non sono scappato” ha assicurato, cercando di mettere a tacere qualsiasi analogia con il comandante Schettino e il disastro della Concordia. 

Il comandante del Bayesian, James Cutfield, devastato dalla vicenda, ha poi voluto riconfermare che la scelta di rimanere ormeggiato e di non tornare al porto era stata dettata dall’allerta gialla che vigeva per quella sera. «Ma non era prevista burrasca» aveva spiegato il giorno della tragedia. «In effetti non c’era stato quel tipo di allerta — ha poi confermato Raffaele Macauda, comandante della Guardia costiera di Palermo — Il veliero poteva rimanere in rada in quella zona». Anche Marco Schiavuta, ex membro del Moro di Venezia e ora imprenditore nautico, ricorda che ciò che è successo a Porticello era imprevedibile. «Se è prevista burrasca prendi tutte le tue precauzioni ma se non è prevista è difficile dire cosa è giusto fare» ha spiegato.

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