x

x

Vai al contenuto

Atletica, Marcell Jacobs a cuore aperto: “Vi dico come sto e cosa farò adesso”

Negli ultimi mesi, Marcell Jacobs ha vissuto momenti molto complicati, dentro e fuori dalla pista. Prima il caso di “spionaggio” nei suoi confronti che ha coinvolto il fratello di Filippo Tortu, poi gli infortuni muscolari che ne hanno minato la preparazione. A tutto questo si è aggiunta un’assenza prolungata dalle grandi competizioni che hanno alimentato dubbi sulle sue condizioni.

Ma ora il campione olimpico dei 100 metri è pronto a lasciarsi tutto alle spalle e guardare avanti, puntando le sue fiches sui Mondiali di Tokyo. E ha deciso di raccontarsi in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, nella quale spiega innanzitutto di essere guarito dagli infortuni e di stare bene. (continua dopo la foto)

Jacobs ha scelto di tornare alle origini, allenandosi per oltre quaranta giorni al campo Tre Stelle di Desenzano, lo stesso in cui è cresciuto come atleta e come uomo. “Cercavo una base estiva e le condizioni sono ideali. E poi qui c’è Jeremy, il mio primo figlio“, racconta. In attesa della partenza per il Giappone, Jacobs si allena da autodidatta, con il supporto quotidiano in video call del coach Rana Reider, ancora in Cina per motivi personali.

Nel frattempo, il velocista azzurro è sempre più coinvolto nel progetto dell’Academy e dello Sports Center che portano il suo nome. “Abbiamo appena allestito una struttura con attrezzi e due vasche per la crioterapia. E lunedì ho fatto da allenatore a un gruppo di ragazzi dei corsi”, spiega con orgoglio.

L’ultimo colpo basso lo aveva subito a Turku, dove una gara deludente lo aveva abbattuto nel morale e aveva moltiplicato i dubbi sulle sue condizioni fisiche. “Mi ha trattato Müller-Wohlfahrt a Monaco: tutto partiva da un blocco alla schiena. Ora la situazione è rientrata”.

Jacobs ha rinunciato a diverse competizioni per recuperare, consapevole che il vero obiettivo è Tokyo. Ovviamente Marcell vorrebbe arrivarci al massimo per giocarsela fino in fondo, anche se nell’intervista spiega un po’ a sorpresa che “la semifinale sarà lo scoglio più difficile“. La necessità di passare il turno dosandosi per non spendere troppe energie, in effetti, può essere una difficoltà maggiore della finale stessa. (continua dopo la foto)

Nonostante l’assenza del gruppo di allenamento, Marcell si sente motivato: “Mi manca un po’ il confronto in pista, ma la resistenza e l’intensità stanno tornando su buoni livelli“. Il rientro ufficiale è fissato per il 20 agosto nella Diamond League di Losanna, un test prima della partenza per il Giappone.

Jacobs non nasconde di aver sofferto per le critiche social: “C’è stato un momento in cui mi facevano male, ora ho imparato a ignorarle. Qualcuno pronto a giudicare ci sarà sempre”. La staffetta azzurra resta un’incognita: “Siamo tutti alle prese con problemi fisici, tranne Desalu. Capisco le difficoltà di Di Mulo”.

Tornare a Tokyo, per lui, sarà un bel tuffo fra i ricordi più belli: quello è stato il luogo della consacrazione. “Sarà tutto diverso, ma molto emozionante. Andrò a fare un giro nello stadio prima dell’inizio, per non farmi travolgere dai ricordi“. Un nuovo inizio, proprio là dove tutto era cominciato.

Leggi anche:

Argomenti