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Arbitri e Var, grandi novità per il 2026: cosa può succedere

Arbitri e Var, il calcio prepara una possibile svolta regolamentare. L’appuntamento cerchiato in rosso è il 20 gennaio 2026, data in cui l’Ifab si riunirà per decidere se rendere ufficiali alcune innovazioni già sperimentate o aprire a nuove modifiche. Niente rivoluzioni immediate, ma test, valutazioni e poi, forse, l’introduzione dalla stagione 2026-27 o già dal prossimo Mondiale.

Sul tavolo ci sono quattro temi chiave: fuorigioco, Var, perdite di tempo e gestione degli infortuni. Cambiamenti potenzialmente pesanti per il gioco e per le sue dinamiche. La novità più avanzata è quella già testata con esito positivo. Nella Premier League, nella Mls e in altre competizioni è stata sperimentata l’uscita temporanea dal campo per chi richiede cure mediche dopo un contrasto. (continua dopo la foto)

La regola è semplice: 2 minuti fuori dal campo e squadra in dieci. Un deterrente chiaro contro le simulazioni e una tutela per le cure reali. A ricordarne il senso è stato Pierluigi Collina: “La partita riprende e il giocatore resta fuori per 2 minuti”. Le eccezioni riguardano solo il portiere e i casi in cui l’avversario venga ammonito o espulso.

Il tema più delicato resta il fuorigioco. A Dubai, durante il World Sports Summit, Gianni Infantino ha aperto a un possibile cambio di paradigma: non più posizione irregolare se in linea col difensore, ma solo se completamente oltre l’ultimo uomo.

In pratica, il gol sarebbe valido se almeno una parte del corpo utile a segnare è in linea o dentro la sagoma del difendente. Un’idea che strizza l’occhio alla proposta di Arsène Wenger e che continuerebbe a basarsi sul fuorigioco semiautomatico. Prima, però, serviranno sperimentazioni sul campo.

Altro fronte caldo: il tempo perso. Dopo gli 8 secondi concessi ai portieri con palla in mano, l’Ifab valuta l’estensione della regola anche ai rinvii dal fondo e alle rimesse laterali. (continua dopo la foto)

In caso di sforamento, la sanzione sarebbe un calcio d’angolo per gli avversari. Una misura che, parole di Collina, “sta funzionando”, visto che nessuno è finito sotto sanzione da quando la norma è entrata in vigore.

La chiusura riguarda il Var. L’idea è ampliare il protocollo consentendo il controllo anche sul secondo giallo, non solo sul rosso diretto. Una scelta che mira a ridurre errori decisivi.

Infantino è stato chiaro: “Stiamo migliorando continuamente il Var per aiutare gli arbitri a prendere la decisione giusta”. Ora la palla passa all’Ifab, chiamato a decidere se e come riscrivere un pezzo delle regole del calcio.

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