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Ancelotti scaccia i fantasmi: “Con il Brasile mi diverto, voglio vincere i Mondiali”

Carlo Ancelotti è pronto e motivatissimo. Il conto alla rovescia per il Mondiale 2026 è ormai iniziato. Mentre il sorteggio dei gironi, previsto per il 5 dicembre, si avvicina, e il tecnico italiano prepara la sua prima grande avventura da commissario tecnico del Brasile con l’entusiasmo di un debuttante e la serenità di chi ha già vinto tutto.

Il tecnico emiliano, che ha accettato la sfida di guidare la Seleção, nonostante l’inattesa sconfitta in Giappone è apparso sorridente e motivato nell’intervista rilasciata ai canali ufficiali della Fifa, dove ha ribadito l’obiettivo senza giri di parole: “Vogliamo vincere i Mondiali”.

Una frase che sintetizza la sua mentalità vincente e la fiducia in una squadra che resta una delle più forti del pianeta. “La responsabilità mia e dei giocatori è quella di raggiungere ciò che ogni brasiliano desidera: vincere di nuovo la Coppa del Mondo dopo 24 anni. Mi sto divertendo molto, mi sono sentito subito a mio agio grazie alla Federcalcio e ai giocatori. Siamo già qualificati, quindi possiamo prepararci nel modo migliore”.

Per Ancelotti, questa panchina rappresenta l’ultima grande sfida di una carriera che ha attraversato mezzo secolo di calcio. “Ho pensato che fosse una grande opportunità allenare la nazionale più vincente della storia, con il maggior numero di Coppe del Mondo. L’idea di giocare il Mondiale con il Brasile è incredibile. Ringrazio anche il Real Madrid, che mi ha permesso di vivere questa nuova esperienza”.

Il CT, azzurro di nascita ma ormai brasiliano d’adozione, ha creato subito un legame forte con il gruppo, fondato su rispetto, dialogo e leggerezza. L’immagine di un Ancelotti sorridente, immerso nella samba del calcio carioca, racconta più di mille parole: la Seleção è tornata a divertirsi, e con lei anche il suo allenatore.

Guardando avanti, il tecnico ha già messo nel mirino la logistica del torneo, che si disputerà tra Stati Uniti, Messico e Canada. Non è escluso che il Brasile possa scegliere come base Vancouver, città che Ancelotti conosce bene grazie alla moglie Mariann. “Mi piace molto, è bellissima e ha una grande passione per l’hockey. Lì si giocheranno sette partite e non nascondo che mi piacerebbe molto che il Brasile potesse scendere in campo a Vancouver”.

Carletto non nasconde la sua curiosità per un Mondiale che promette equilibrio e spettacolo: “Ci sono tante nazionali forti e alcuni dei migliori giocatori al mondo. Sarà una Coppa del Mondo divertente, molto combattuta, e il Canada sta facendo un ottimo lavoro. Tutto il Paese è entusiasta di ospitare la competizione più importante di tutte”.

Con la calma di chi non ha nulla da dimostrare e l’ambizione di chi non ha mai smesso di vincere, Carlo Ancelotti guida il Brasile verso una missione che profuma di leggenda: riportare la Coppa a Rio, ventiquattro anni dopo l’ultima volta.

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