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Alessandro ucciso e fatto a pezzi, la terribile scoperta dopo l’orrore: “Tutti arrestati”

Svolta nelle indagini sull’omicidio di Alessandro Coatti

I primi fermi risalgono al 21 giugno, con l’arresto di tre uomini e una donna poco più che ventenni tra Medellín e Arjona, nel dipartimento di Bolívar. Successivamente, altri membri del gruppo sono stati individuati a Bogotá e a Santa Marta, delineando una rete criminale attiva nel settore del turismo e degli incontri online.

L’ultimo arresto, quello di Uber Etilvio Torres García, è avvenuto mentre l’uomo assisteva a una partita di calcio nel quartiere Las Vegas di Santa Marta. Al momento del fermo, indossava ancora gli abiti immortalati dalle telecamere nella notte del delitto, dettaglio che ha confermato la sua identificazione.

Il modus operandi del gruppo criminale

Le autorità ritengono che la banda agisse secondo uno schema preciso: adescare vittime straniere, somministrare narcotici, rapinare e occultare i corpi per eliminare ogni traccia. Tuttavia, nel caso di Coatti, la violenza ha raggiunto un livello senza precedenti nella zona.

Secondo le fonti locali, nella città di Santa Marta non si registravano da oltre dieci anni episodi di tale crudeltà. Dal 2011 non si erano verificati casi di smembramento e occultamento di cadaveri in aree diverse della città, rendendo l’omicidio di Alessandro Coatti un evento di particolare gravità per una località nota per il turismo internazionale.

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