
La rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si fa sempre più accesa, e il confronto tra il fuoriclasse italiano e quello spagnolo è diventato indubbiamente il duello più affascinanti del tennis moderno. Dopo la sconfitta subita a Wimbledon, è stato proprio Carlitos a rilanciare la sfida, a partire dal Masters 1000 di Cincinnati.
Alcaraz: "Entro fine anno voglio tornare numero uno"
— LaPresse (@LaPresse_news) August 7, 2025
Il campione spagnolo punta a spodestare Sinner https://t.co/s54GHYxGTO
“Sono contento di quanto ho fatto finora“, ha dichiarato Alcaraz prima del suo esordio a Cincinnati, “ma ci sono ancora tante cose che voglio aggiungere al mio gioco per fare ancora meglio durante le partite”. Poi ha fissato l’obiettivo: “Tornare al numero 1 del ranking entro la fine dell’anno”.
Parole che sembrano rivolte direttamente a Jannik Sinner, attuale dominatore della classifica ATP, che proprio a Wimbledon ha battuto Alcaraz in una storica finale. “Voglio godermi il mio tempo in campo e fuori, ma ovviamente l’obiettivo sportivo resta sempre quello“, ha sottolineato Alcaraz, visibilmente determinato a riscattarsi.
Lo spagnolo non ha nascosto la stima per l’azzurro: “Sono davvero contento di come stia crescendo questa rivalità con Jannik. Credo che sia io che lui abbiamo già fatto cose destinate a rimanere nei libri di storia del tennis. Ma non stiamo parlando della storia di oggi: abbiamo una lunga carriera davanti per scrivere la nostra”.
Una dichiarazione che conferma quanto i due giovani siano determinati a dominare il futuro del tennis, creando una delle rivalità più interessanti della storia di questo sport.
Alcaraz è tornato anche sulla sconfitta nella finale di Wimbledon, la prima in uno Slam: “Non vorrei mai perdere una finale, soprattutto a Wimbledon, ma ho lasciato il campo sereno e orgoglioso. Sapevo che prima o poi sarebbe successo, è capitato a tutti”.
L’atteggiamento è quello di chi guarda avanti: “Mi sono bastate poche ore per tornare a pensare positivo. Ho capito che le cose da migliorare sono ancora molte, ma aver giocato quella finale è comunque qualcosa di grande. Anche se l’ho persa, sono uscito fiero e felice per ciò che ho costruito”. Un messaggio forte e chiaro a Sinner. E al mondo del tennis.
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