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Nasce a New York il Milan del futuro, Furlani vola da Cardinale: tutte le indiscrezioni

Il futuro del Milan passa per New York: Giorgio Furlani è volato negli Stati Uniti per incontrare Gerry Cardinale, proprietario del club e fondatore di RedBird. Il meeting assume un’importanza strategica per il futuro della società, in un momento di difficoltà che vede i rossoneri costretti a fare i conti con una stagione di pessimi risultati.

Tra i temi principali del vertice c’è la scelta del nuovo direttore sportivo, figura chiave per il Milan del futuro. Dopo anni di gestione atipica, il club ha deciso di tornare a un modello più tradizionale, e tra i candidati ci sono nomi di spicco come Igli Tare, Fabio Paratici e Andrea Berta. Tare sembra il favorito, ma gli equilibri interni sono ancora in fase di definizione e Furlani, da amministratore delegato, difficilmente si limiterà a ratificare decisioni prese da altri.

Un altro punto delicato è la gestione della crisi economica e sportiva. Il bilancio di fine stagione potrebbe chiudersi con un leggero utile o una piccola perdita, ma l’assenza quasi inevitabile dalla prossima Champions League rischia di pesare.

Inoltre, la questione stadio resta una priorità: il Milan vuole diventare proprietario delle aree del vecchio e, se mai verrà realizzato, del nuovo San Siro, cercando di definire entro l’estate il primo vero passo concreto in una vicenda che si trascina da anni.

Milan, il futuro passa da New York

Il Milan si prepara così a una rivoluzione. Un nuovo allenatore, una rosa da rifondare e decisioni difficili sui suoi big: Theo Hernandez e Rafael Leao potrebbero partire, mentre per Mike Maignan si lavora a un rinnovo oneroso. Il club dovrà trovare nuovi leader e rilanciare la propria immagine internazionale, scossa dai risultati deludenti.

Il Milan non può più permettersi la semplice amministrazione ordinaria: servono scelte forti e, inevitabilmente, rischiose. Per questo, anche se la primavera di New York è spettacolare, Furlani non è negli Stati Uniti per turismo, ma per prendere decisioni che potrebbero cambiare il volto del Milan nei prossimi anni.

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