
Il basket è fatto di grandi campioni, ma anche di rivalità che hanno scritto la storia dello sport. Tra tutte, quella tra Magic Johnson e Larry Bird è sicuramente una delle più iconiche di sempre. Due giocatori diversi per stile e personalità, ma accomunati da un talento straordinario e da una sfida che ha infiammato il basket per oltre un decennio. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Dal leggendario scontro in finale NCAA del 1979 fino ai duelli epici tra Lakers e Celtics negli anni ‘80, Magic e Bird hanno trasformato la NBA, portandola a livelli di popolarità mai visti prima. Il loro confronto non si riduceva al campo, ma si ampliava anche alla filosofia di gioco: l’eleganza e la creatività di Magic contro la grinta e la freddezza di Bird. Un duello che ha acceso la passione dei tifosi e ha segnato un’epoca, lasciando un’eredità indelebile nella pallacanestro mondiale.
NCAA 1979: l’inizio della rivalità
Nel 1979, la rivalità tra Larry Bird e Magic Johnson prese vita nella finale del torneo NCAA, uno degli eventi più seguiti nella storia del basket universitario. Bird guidava l’imbattuta Indiana State, mentre Magic era la stella di Michigan State. Entrambi erano giocatori straordinari, ma con stili diversi: Bird, bianco e cresciuto in una piccola città dell’Indiana, era noto per la sua dedizione e il gioco tecnico; Magic, afroamericano di Lansing, era carismatico e dotato di una visione di gioco spettacolare.
La finale del 26 marzo 1979 fu il primo grande capitolo della loro rivalità. Michigan State dominò la partita, vincendo 75-64 grazie ai 24 punti di Johnson. Bird, sebbene autore di 19 punti, faticò contro la difesa avversaria e non riuscì a trascinare la sua squadra alla vittoria.
Quella partita non fu solo una sfida tra due università, ma segnò l’inizio di una nuova era per il basket. Bird e Magic sarebbero presto diventati le icone della NBA, portando la loro rivalità nei duelli tra Boston Celtics e Los Angeles Lakers negli anni ’80. La finale NCAA del 1979 non fu solo il loro primo incontro, ma anche il momento che cambiò la storia del basket per sempre.
Così diversi, così simili
Larry Bird e Magic Johnson erano allo stesso tempo simili e opposti. Uno aveva un nome comune, l’altro un soprannome che rifletteva il suo talento già dai tempi del liceo. Bird, cresciuto a French Lick, Indiana, si autodefiniva un semplice ragazzo di campagna, mentre Johnson veniva da East Lansing, Michigan. In un’America ancora segnata dalle divisioni razziali, Bird era bianco e Johnson nero.
Entrambi erano alti circa 1,90 m e, a differenza di molte stelle dell’epoca, non basavano il loro gioco sull’atletismo straordinario, ma su visione di gioco e capacità di coinvolgere i compagni. Condividevano una mentalità vincente e un’abilità unica nel dettare i ritmi della partita. Bird, più grande di quasi tre anni, era già eleggibile per il Draft NBA prima ancora di terminare il college. Dopo un breve periodo all’Università dell’Indiana, si trasferì a Indiana State e completò il percorso universitario, mantenendo la promessa fatta alla madre di laurearsi.
Nel Draft del 1978, molte squadre sapevano che non sarebbe entrato subito in NBA. Gli Indiana Pacers, con la prima scelta, la cedettero a Portland e scesero alla terza posizione, ma evitarono comunque di puntare su di lui, temendo di perdere i suoi diritti l’anno successivo.
I duelli in NBA
Larry Bird e Magic Johnson entrarono in NBA nello stesso anno, il 1979: Magic fu scelto dai Los Angeles Lakers con la prima scelta assoluta, mentre i Boston Celtics avevano già acquisito Bird l’anno precedente. Da quel momento, Lakers e Celtics riaccesero la loro storica rivalità, dominando la NBA negli anni ’80. I Lakers vinsero cinque titoli (1980, 1982, 1985, 1987, 1988), mentre i Celtics ne conquistarono tre (1981, 1984, 1986).
I due si affrontarono in tre finali NBA: Bird trionfò nel 1984, mentre Magic si prese la rivincita nel 1985 e 1987. Oltre alle sfide nei playoff, Bird e Magic si incrociarono 18 volte nella regular season, dando vita a partite seguitissime, con i Lakers che ottennero 11 vittorie. Bird, però, mantenne medie migliori in punti (21,7 contro 19,4) e rimbalzi, mentre Magic dominava negli assist (11,5 contro 6,5).
Le loro finali furono leggendarie, con momenti iconici come il gancio cielo di Magic nel 1987 e la straordinaria gara 4 del 1984 di Bird (29 punti e 21 rimbalzi). Anche se spesso visti come rivali, alla fine svilupparono un profondo rispetto reciproco, contribuendo a rendere la NBA un fenomeno globale.

L’amicizia tra i due
L’amicizia tra Magic Johnson e Larry Bird ebbe inizio quasi per caso, nel 1986, durante le riprese di una pubblicità della Converse girata nella cittadina natale di Bird, French Lick, Indiana. Lo spot li metteva uno contro l’altro in una sfida a basket, ma il momento più significativo avvenne lontano dalle telecamere, quando Bird invitò Johnson a pranzo con la sua famiglia.
All’inizio Magic era scettico: fino a quel momento aveva sempre visto Bird come un rivale, non certo come un amico. Tuttavia, l’accoglienza calorosa della madre di Bird lo colpì profondamente. “Mi abbracciò come se fossi uno di famiglia”, ricordò Johnson anni dopo. Durante il pranzo, i due iniziarono a parlare e scoprirono di avere molto in comune: entrambi cresciuti nel Midwest, in famiglie umili, con il basket come passione assoluta. Quel momento cambiò per sempre il modo in cui Johnson vedeva Bird.
Col passare degli anni, il loro legame si rafforzò, andando ben oltre il campo da gioco. Nel 1991, dopo la diagnosi di HIV di Johnson, Bird fu una delle prime persone a cui si rivolse per avere sostegno. L’anno successivo, Magic partecipò alla cerimonia in cui Bird si ritirò dal basket, mentre nel 2002 Bird tenne un toccante discorso in occasione dell’ingresso di Johnson nella Hall of Fame.
Quella che era iniziata come la rivalità più iconica della NBA si trasformò così in un’amicizia profonda, basata sul rispetto e sulla condivisione di valori comuni, un legame che dura ancora oggi.
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