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Antonio Conte, c’è un aspetto che preoccupa: il Napoli si scopre fragile, ecco perché

Il Napoli sta esaurendo le forze nel momento più delicato della stagione. La squadra di Antonio Conte si trova in una fase di flessione, ma senza riserve all’altezza per gestire il calo fisiologico che inevitabilmente colpisce ogni formazione a un certo punto della stagione.

Come ha fatto notare nella sua edizione odierna la Gazzetta dello Sport, la spia dell’emergenza si è accesa nel secondo tempo della sfida contro la Roma, quando il calo di alcuni big è apparso evidente. Due dei pilastri del centrocampo azzurro, McTominay e Anguissa, sembrano aver perso brillantezza.

Dopo mesi di intensità elevata, il loro rendimento è inevitabilmente calato, ma il problema maggiore è che Conte non può permettersi un turnover adeguato. La panchina non sta offrendo alternative valide e l’allenatore è costretto a spremere sempre gli stessi uomini.

In qualsiasi stagione arriva il momento in cui si rallenta e si lasciano punti per strada. Il Napoli però sembra soffrire di un problema strutturale e rischia di pagare a caro prezzo la mancanza di ricambi, proprio mentre le dirette concorrenti si avvicinano. Servirà una reazione immediata e, soprattutto, una ricarica di energie per poter continuare a inseguire i propri obiettivi fino alla fine.

Antonio Conte, il mercato che non c’è stato

Antonio Conte per ora fa buon viso a cattivo gioco, e sembra preoccupato di allentare la tensione intorno alla squadra evitando discussioni con la società. Ma il mancato arrivo dei rinforzi sperati dopo la cessione di Kvaratskhelia sicuramente non gli ha fatto piacere.

Il Mister azzurro continua a ripetere che lo scudetto non è un obiettivo obbligatorio ma che sarebbe un risultato straordinario, e pensando a dov’era la sua squadra lo scorso anno si può capire la sua posizione. Resta il fatto che, dopo essere arrivati in testa alla classifica a questo punto della stagione, diventa difficile non puntare apertamente al titolo. Conte dovrà trovare soluzioni alternative, almeno sino a che la sua squadra non avrà ritrovato brillantezza.

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