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MotoGP: le 5 curve più iconiche del calendario 2025

GP Spagna - Marquez in curva

Le curve più spettacolari della MotoGP sono quei tratti di pista che, per la loro complessità e difficoltà, mettono alla prova le abilità dei piloti e regalano emozioni forti ai tifosi. Queste curve non sono solo tecnicamente impegnative, ma sono anche teatri di sorpassi mozzafiato, duelli al limite e momenti decisivi nelle gare. La combinazione di pendenza, velocità e angoli stretti richiede precisione assoluta e coraggio, trasformando ogni sorpasso in una vera sfida. Oltre alla bellezza della sfida, queste curve sono anche simboli storici del Motomondiale.

1. Sito Pons di Jerez (Spagna)

Partiamo dalla Spagna e, in particolar modo, dall’Andalusia. La “Sito Pons” è la curva 12 del Circuito di Jerez, una delle più celebri e impegnative del tracciato spagnolo. Questa curva a destra, che si affronta in piena accelerazione, è famosa per la sua difficoltà nell’interpretare la traiettoria giusta, poiché il suo ingresso è veloce e la velocità deve essere mantenuta durante la piega.

Il nome “Sito Pons” è un omaggio all’ex pilota spagnolo, due volte campione del mondo, che ha scritto pagine importanti nella storia della MotoGP. La curva rappresenta un punto cruciale per il bilanciamento della moto: i piloti devono essere estremamente precisi nel dosare il freno e nel gestire l’accelerazione, evitando di andare larghi o perdere aderenza. Proprio l’entrata in curva 4 è delicata per evitare di andare larghi.

Segue un’accelerazione su un breve rettilineo che precede la Sito Pons in leggere pendenza. Affrontare al meglio questa curva permette di aprire il gas al meglio nel rettilineo seguente che è l’ideale per i sorpassi. Spesso questa sequenza ha dato vita a duelli al limite. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Bagnaia nei test con la Ducati
Francesco Pecco Bagnaia (1) of Italy and Ducati Lenovo Team during the official test day at Circuito de Jerez – Angel Nieto on April 29, 2024 in Jerez de la Frontera, Spain. (Photo by Jose Breton/Pics Action/NurPhoto via Getty Images)

2. Pangkor Laut di Sepang (Malesia)

La “Pangkor Laut” rappresenta una delle staccate più difficili della stagione. Il fatto che i piloti arrivino a questa curva con una velocità così elevata (323 km/h) significa che la frenata è molto lunga e decisiva. I piloti devono fare affidamento su un’abilità eccezionale per gestire il carico di frenata e il trasferimento di peso, poiché la forza esercitata dalla decelerazione è enorme. La frenata è di 6 secondi, e la moto percorre 264 metri, un tratto in cui ogni errore può compromettere il resto del giro. Le forze G in gioco sono tali da richiedere un controllo costante da parte del pilota, che deve riuscire a evitare slittamenti o perdite di aderenza.

La “Pangkor Laut” è una curva a sinistra, che inizialmente può sembrare relativamente ampia, ma diventa rapidamente più stretta. Poiché la frenata è così importante e l’angolo di ingresso è stretto, i piloti cercano spesso di approfittare di ogni errore dell’avversario per guadagnare posizione. Durante le gare, le staccate aggressive in questo punto sono comuni. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Bagnaia alla staccata nel GP di Malesia
Ducati Lenovo Team’s Italian rider Francesco Bagnaia (C) and Prima Pramac Racing’s Spanish rider Jorge Martin (R) lead during the MotoGP Malaysian Grand Prix at the Sepang International Circuit in Sepang on November 3, 2024. (Photo by Lillian SUWANRUMPHA / AFP) (Photo by LILLIAN SUWANRUMPHA/AFP via Getty Images)

3. L’Arrabbiata al Mugello (Italia)

La Curva 3 del Mugello, conosciuta anche come “Arrabbiata“, è uno dei tratti più emozionanti e impegnativi di uno dei circuiti più belli del mondiale. Questa sequenza di due curve a destra è affrontata ad alta velocità, su una pendenza in discesa che mette alla prova la stabilità della moto. La prima parte della curva è veloce, mentre la seconda è più stretta e richiede una staccata impeccabile.

La “Arrabbiata” non è solo tecnica, ma anche estremamente spettacolare per il pubblico, che assiste a delle vere e proprie acrobazie. La curva, che viene affrontata poco prima dell’Arrabbiata 2, è il punto più basso a livello altimetrico dell’intero tracciato. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

4. Curva 5 di Assen (Paesi Bassi)

Assen è conosciuto come il “Tempio della Velocità“. La Curva 1 di Assen, conosciuta come “Haarbocht“, è una delle sezioni più iconiche del circuito olandese. Si tratta di una curva a destra, affrontata dopo un rettilineo abbastanza lungo, che richiede un’ingresso molto preciso. La difficoltà maggiore sta nel fatto che i piloti devono decelerare rapidamente per affrontare l’angolo.

La curva è piuttosto ampia, ma una traiettoria errata può facilmente far perdere tempo nel secondo settore del tracciato. La staccata per la è la più impegnativa del circuito. perché i piloti raggiungono i 291 km/h e poi decelerano bruscamente. Una rarità in un circuito che non ha grandi frenate. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

5. La Caixa di Catalunya (Spagna)

La Curva 10 del Circuit de Catalunya, nota anche come “La Caixa“, è un’altra delle curve più iconiche del calendario della MotoGP. Situata nella parte finale del tracciato, la curva è una delle più complesse da affrontare, poiché arriva subito dopo una serie di curve veloci e tecniche. La difficoltà di La Caixa richiede non solo velocità, ma anche una perfetta gestione della moto, sia nella frenata che nel rilascio del gas.

A causa di alcuni incidenti negli ultimi anni sono state effettuate delle modifiche. Il tornantino, introdotto nel 2004, è stato oggetto di controversie. La Curva 10 di Barcellona, modificata per la F1, ha creato diversi problemi nel Motomondiale, soprattutto a causa della sua staccata a imbuto e della poca percorrenza. Nel 2019 fu Lorenzo a cadere rovinosamente e la discussione ricadde sulle diverse esigenze del campionato F1 e quello MotoGP.

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