Gli Australian Open dovevano essere il torneo del suo ritorno in grande stile, con tanto di roboanti proclami di quello che avrebbe fatto se gli fosse capitato di affrontare Jannik Sinner. Invece, per Nick Kyrgios lo Slam “casalingo” si è trasformato in una dramma sportivo.
Alla fine è sempre il campo a dire le parole più vere, più crude, più reali e realistiche.
— Giovanni Pelazzo (@giovannipelazzo) January 13, 2025
Questa sera il campo ha detto a Kyrgios tutto quello che doveva dirgli (e che probabilmente Nick, in cuor suo, già sapeva)pic.twitter.com/WcEWeOqaaA
Il tennista australiano, da tempo al centro dell’attenzione più per le sue provocazioni nei confronti del nostro Jannik Sinner che per i risultati, è stato eliminato al primo turno dal britannico Jacob Fearnley, numero 86 del mondo con un curriculum alquanto scarno negli slam, in tre set (7-6, 6-4, 7-6).
Il match ha evidenziato le difficoltà fisiche e mentali di Kyrgios, lontano dalla sua migliore forma. Dopo un tiebreak perso nel primo set (7-3), l’australiano ha mostrato qualche sprazzo di talento, ma non è bastato contro un avversario solido come Fearnley.
Nel secondo set è stato sufficiente un break per consentire al britannico di consolidare il vantaggio, mentre nel terzo Kyrgios ha provato una reazione d’orgoglio, sostenuto dal caloroso pubblico della John Cain Arena. Kyrgios ha trovato un break insperato, strappando gli applausi con un punto spettacolare in cui ha combinato una battuta da sotto e un dritto dietro la schiena.
Il suo tentativo di ribaltare l’incontro, però, è sfumato definitivamente nel tiebreak decisivo. Dopo un iniziale svantaggio di 0-2, è riuscito a recuperare un mini break, ma Fearnley ha chiuso la contesa con un parziale di 5 punti consecutivi, imponendosi 7-2.
Australian Open, la disfatta di Kyrgios
Per l’australiano, noto per le sue dichiarazioni provocatorie sui social e per le polemiche fuori dal campo, questa sconfitta rappresenta un duro colpo. Kyrgios aveva già accennato a problemi al polso dopo il torneo di Brisbane, ma stavolta non è stato sufficiente nemmeno il sostegno del pubblico di casa per spingerlo oltre il primo turno.
Se da un lato i suoi colpi di genio continuano a entusiasmare, dall’altro emergono evidenti limiti nella continuità e nella gestione delle partite. Il talento di Kyrgios non è mai stato in discussione, ma senza una condizione fisica ottimale e una maggiore concentrazione, le sue performance finicono inevitabilmente per deludere le aspettative.
Con questa eliminazione precoce, Nick Kyrgios avrà più tempo per dedicarsi ai social, dove il trash talking è diventato ormai il suo marchio di fabbrica. Intanto, i suoi rivali sul campo – da Jacob Fearnley a Jannik Sinner – continuano a dimostrare che le partite si vincono con i fatti, non con le parole.
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