x

x

Vai al contenuto

Champions League, un’Inter irriconoscibile rinuncia del tutto a giocare e perde a Leverkusen

Inter, Simone Inzaghi si presenta in Germania per la sfida con il Bayer Leverkusen con una squadra che fa a meno di Di Marco, Barella e Mkhytarian, oltre alle assenze per infortunio di Pavard e Acerbi e la febbre che ha messo fuori gioco Dumfries. Difesa in emergenza, dunque, con Bisseck a destra, De Vrij al centro e il solito Bastoni sulla sinistra. Sulle fasce, Darmian e Carlos Augusto, con il primo che sale maggiormente.

L’assenza di Di Marco si fa sentire, e l’Inter non riesce a sfruttare le fasce come invece avviene di solito. La partita si apre con un brivido, perché dopo un paio di minuti il Bayer ha un’occasione d’oro con Tella, lasciato inspiegabilmente solo in mezzo all’area: la sua girata al volo, per fortuna dell’Inter, colpisce la traversa. I tedeschi spingono moltissimo, l’Inter si difende senza troppi affanni e poi riesce a sua volta a prendere in mano le redini dell’incontro per una decina di minuti.

I nerazzurri però sono piuttosto inconcludenti e non si rendono mai pericolosi. In un paio di occasioni ci sarebbe spazio per contropiede in parità numerica con la difesa avversaria, ma gli uomini di Inzaghi stranamente non affondano. Thuram tiene bene palla ma non cerca mai l’uno contro uno e Taremi sembra un pesce fuor d’acqua in questa squadra. Nonostante questo, il Bayer riesce a rendersi pericoloso solo con un tiro che Bastoni devia in corner e il primo tempo finisce a reti inviolate. Davvero una brutta Inter, ma lo 0-0 è salvo.

La ripresa parte decisamente peggio, e non era facile, con l’Inter chiusa nella sua metà campo che non riesce mai a ribattere e si limita a chiudersi e ad aspettare l’avversario. Taremi si impegna molto ma è evanescente, Frattesi alterna buone cose a momenti in cui proprio non si vede, un po’ come Zielinski. In ogni caso è un’Inter che non siamo abituati a vedere, e che rinuncia del tutto ad attaccare.

I nerazzurri non passano mai la metà campo, non tirano mai in porta e si abbassano sempre più verso la propria area. Inzaghi cambia Thuram con Lautaro, Chala (ammonito) con Asslani e Frattesi con Barella. Intorno al 75′ i nerazzurri provano almeno ad alzarsi un po’, mentre i tedeschi ci provano soprattutto con tiri da fuori che non riescono a impensierire Sommer. E quando potrebbero avere l’occasione giusta, per fortuna di Inzaghi e dei suoi si vede la mancanza delle due punte titolari.

Vero che i nerazzurri ci hanno abituati a partite molto accorte in Europa, ma stasera sinceramente è stato incomprensibile l’atteggiamento della squadra. Che ha completamente rinunciato a giocare, tanto da non aver mai tirato una sola volta verso la porta avversaria. Si è poi confermato che i nerazzurri non possono fare a meno di Calhanoglu: ogni volta che Inzaghi lo toglie in una partita importante per inserire Asslani, l’Inter rischia o perde, come nel derby.

Ed è quello che succede anche a Leverkusen, dove quasi per inerzia al centesimo cross dei tedeschi, dopo un rimpallo, Mukiele ha insaccato con un destro sottomisura. Non che i tedeschi avessero avuto grandi occasioni, ma se giochi tutta la partita nei tuoi venti metri prima o poi il gol per inerzia arriva. Davvero una partita da dimenticare per i nerazzurri: non tanto per la sconfitta, ma per come è arrivata. Probabilmente la peggiore partita dell’Inter in Europa da quando c’è Inzaghi in panchina. Ora il Mister nerazzurro dovrà chiedersi cos’è successo per evitare che si ripeta.

Leggi anche: